ADRIATIC SEA FORUM: al via oggi a Dubrovnik la seconda edizione

– Ha preso il via questa mattina a Dubrovnik la seconda edizione di Forum – cruise, ferry, sail & yacht, l’evento internazionale e itinerante dedicato ai settori del turismo via mare nell’Adriatico (crociere, traghetti e nautica, vela e motore) ideato da – società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica.

Il Forum, organizzato quest’anno in partnership con l’Autorità Portuale di Dubrovnik, il Comune di Dubrovnik, Dubrovnik Tourist Board e ACI Club, vuole essere un’occasione di incontro operativo capace di favorire la nascita o il potenziamento di iniziative o progetti comuni e, al tempo stesso, un momento di studio, confronto e analisi sulle potenzialità dell’Adriatico, inteso come un’unica destinazione turistica di eccellenza, legate al turismo via mare.

Dopo i saluti introduttivi e una breve presentazione della città ospitante l’evento da parte di Andro Vlahušic – Sindaco di Dubrovnik, il forum è proseguito con la sessione plenaria di apertura intitolata “Adriatico: un mare, una destinazione, un brand”.

Nella sessione, a cui hanno partecipato Maja Pak – Responsabile del Settore Ricerca e Sviluppo di Spirit Slovenia (Agenzia per la promozione dell’imprenditoria, dell’innovazione, dello sviluppo, degli investimenti e del turismo), Cristiano Radaelli – Commissario Straordinario dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e Željka Radak Kukavicic – Direttore dell’Organizzazione Nazionale del Turismo del Montenegro, si è dibattuto sull’effettiva opportunità di promuovere l’Adriatico come un’unica destinazione turistica per aumentare le positive ricadute sui diversi Paesi dell’area.

Nonostante i relatori intervenuti si siano espressi positivamente, è stata evidenziata l’attuale assenza della parola “Adriatico” da quasi tutti i materiali di promozione dei Paesi e delle Regioni che su di esso si affacciano.
Nel corso della sessione è stata inoltre sottolineata la necessità di individuare strumenti che possano contribuire alla promozione del brand Adriatico.

Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori, – Presidente di Risposte Turismo – ha presentato la nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca di riferimento sul turismo via mare nell’Adriatico legato ai settori crociere, traghetti e nautica realizzato da Risposte Turismo.

Per quanto riguarda i traffici crocieristici, secondo lo studio realizzato da Risposte Turismo nel 2015 nei porti crocieristici dell’Adriatico verranno movimentati circa 4,89 milioni di passeggeri (+5,05% sul 2014) e verranno effettuate 3.072 toccate navi (+ 8,47%).

Tali dati sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle previsioni, rispettivamente, di 15 e 20 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2014 hanno rappresentato l’86,7% del totale passeggeri movimentati e la quasi totalità delle toccate nave.

E’ da segnalare come tale crescita non compenserà la contrazione del traffico crocieristico registrata nel 2014 (-10,9% sul 2013) e come la ripresa attesa in Adriatico sarà inferiore rispetto a quella italiana prevista a fine 2015 da Risposte Turismo (+5,4% sul 2014).

A livello di singoli porti, il 2015 dovrebbe chiudersi con Venezia che resta saldamente al primo posto con circa 1,63 milioni di crocieristi movimentati (-5,7%) e 525 toccate nave (+7,6%), seguito da Dubrovnik con circa 870 mila crocieristi (+3,1%) e 584 toccate nave (+1,2%) e da Corfù, con 670 mila crocieristi (stabile) e 405 toccate nave (+2,5%).

Esaminando il traffico crocieristico per Paese, la nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report ha confermato, per il 2014, il primo posto dell’Italia con circa 2,4 milioni di crocieristi movimentati (il 52,6% del totale dell’area) e 768 toccate nave (il 27,1% del totale), seguita dalla Croazia (circa 1,1 milioni di crocieristi, pari al 24,9% del totale e 1.247 toccate navi, pari al 44% del totale) e dalla Grecia (circa 676 mila crocieristi, pari al 14,5% del totale, e 410 toccate nave, pari al 14,5% del totale).

Passando al settore dei traghetti, il report contiene l’analisi delle movimentazioni e toccate navi di 40 porti dell’Adriatico.
Le previsioni 2015 relative a 15 scali, rappresentativi del 58,4% del totale passeggeri movimentati nel 2014, mostrano una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente (17,31 milioni di passeggeri, +0,32%), risultato atteso anche per il numero di toccate nave previsto a fine anno (grazie al +0,98% si stima raggiungeranno 80.600).

Più in particolare, tra i porti esaminati Split dovrebbe chiudere il 2015 con oltre 4 milioni di passeggeri movimentati (+3%), Zadar con circa 2,2 milioni (-3,2%), Corfù con oltre 1,5 milioni (stabile) e Ancona con poco più di 1 milione (stabile).

Dall’analisi della movimentazione passeggeri per Paese, Adriatic Sea Tourism Report ha confermato, per il 2014, la leadership della Croazia, ottenuta grazie a poco più di 9 milioni di passeggeri movimentati (pari al 52,5% del traffico complessivo dell’area adriatica) e circa 46 mila toccate nave (pari al 57,4% del totale toccate nave registrato).

Alle sue spalle si collocano la Grecia, con poco più di 4 milioni di passeggeri (il 23,5% del totale), e circa 25 mila toccate nave (il 31,1% del totale) e l’Italia, che nel 2014 ha fatto registrare poco più di 2 milioni di passeggeri movimentati (il 17,9% del totale) e circa 7 mila toccate nave (il 9% del totale).

Oltre alle crociere e ai ferry, l’edizione 2015 di Adriatic Sea Tourism Report affronta a tutto campo il turismo via mare e dunque dà ampio spazio al comparto nautico. Proseguendo il lavoro di indagine iniziato nel 2013, con la prima edizione del report, sono state mappate 325 marine per complessivi oltre 78 mila posti barca, con una media di circa 240 posti barca stabile rispetto al 2014.

Tra i Paesi che si affacciano sull’Adriatico l’Italia risulta essere nuovamente la nazione con il maggior numero di marine (181, pari al 55,7% del totale) e posti barca (48.900, pari al 62,5% del totale).
Sugli altri gradini del podio la Croazia (127 marine e circa 20.500 posti barca) e la coppia Slovenia – Montenegro, con, rispettivamente, 6 e 8 marine e 2.993 e 2.893 posti barca.

Il report contiene inoltre le previsioni per il 2015 relative all’andamento del giro d’affari di un campione di 70 marine e 20 società di charter dell’Adriatico.

Entrambi i campioni evidenziano forti segnali di ottimismo per l’anno in corso, ipotizzando un andamento stabile o positivo. Più in particolare, per quanto riguarda le marine il 53% degli intervistati prevede una stabilità nel valore della clientela, mentre il 36% si aspetta un incremento.

Con riferimento invece alle società di charter, il 67% del campione prevede un incremento della clientela di imbarcazioni a vela, valore che sale all’83% per le imbarcazioni a motore.

La prima giornata del Forum è proseguita con un keynote speech di John Tercek – Vice Presidente Sviluppo Commerciale di Royal Caribbean Cruise Line, sull’analisi delle infrastrutture dedicate alla crocieristica nell’Adriatico, e due sessioni parallele dedicate, rispettivamente, al futuro della nautica nell’area (“Quale futuro per la nautica nell’Adriatico?”) e alla realizzazione di nuovi collegamenti via ferry (“Focus ferry: costruire nuove rotte”).

“I numeri presentati quest’oggi sul maritime tourism in Adriatico, selezione di più ampi risultati contenuti nella nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, mostrano un’inversione di curva positiva per la crocieristica nel 2015, una conferma della tendenziale, ancorché lieve, ripresa del traffico traghetti e una fiducia degli operatori sull’aumento di attività riferita alla nautica, caratterizzata peraltro da una continuità di investimenti lungo tutta la costa adriatica”.

Questi segnali – ha proseguito di Cesare – non bastano a nascondere l’ancora marcata distanza tra le potenzialità dell’Adriatico come meta e scenario di movimenti turistici e i risultati fino ad ora raggiunti. Un gap che potrebbe essere colmato lavorando ad un progetto di medio-lungo periodo che possa portare l’Adriatico ad essere una destinazione con una propria immagine, un proprio posizionamento, un proprio marchio e un’offerta unica ancorché articolata nei suoi prodotti”.

“È in questa direzione – ha concluso di Cesare – che gli operatori e i decisori pubblici e privati dell’area dovrebbero andare, ed è in questo auspicato percorso che si inserisce l’Adriatic Sea Forum che, anche in questa sua seconda edizione, vuole contribuire ad assegnare all’area adriatica quel ruolo di protagonista nel panorama turistico internazionale che essa merita”.

Il Forum proseguirà nella mattinata di domani con due sessioni plenarie dedicate rispettivamente al ruolo di guida della crocieristica per lo sviluppo dell’Adriatico (“Il settore crocieristico guida lo sviluppo dell’Adriatico”), alle marine situate nell’area (“Le marine ad est e ovest dell’Adriatico”) e si chiuderà con una sessione plenaria intitolata “La crescita economica sostenibile dell’Adriatico”.