CLIA: NUOVA TASSA SU TURISMO INACCETTABILE E AUTOLESIONISTA

ROMA – “L’introduzione dell’ennesima tassa sul turismo che l’ANCI sta discutendo con il Governo sarebbe una misura inaccettabile e autolesionistica, che ci auspichiamo vivamente venga messa da parte. Si dovrebbe davvero guardare al turismo come a una risorsa preziosa per il Paese, in grado di attirare grandi capitali, creare ricchezza e posti di lavoro.

Aldilà del danno immediato con ricadute sostanziali su tutta la filiera – dai passeggeri alle compagnie, dagli operatori dei porti ai ristoratori e ai commercianti, con effetti negativi sugli enti locali stessi – preoccupa il messaggio che una nuova tassa manderebbe ai turisti in tutto il mondo: ‘spremere’ chi ancora sceglie di visitare il nostro Paese, nonostante strutture e servizi già spesso non all’altezza di quanto meriterebbe l’Italia, è una politica miope, che colpisce un settore già fortemente sotto pressione dalla concorrenza dei paesi vicini.

O crediamo davvero che il turismo rappresenti per l’Italia un’opportunità di sviluppo economico, oppure introduciamo nuove tasse e burocrazia per coprire buchi di bilancio causati da sprechi e inefficienze ormai chiaramente insostenibili. Ci auguriamo che il Governo non scelga di ipotecare il futuro del settore per permettere alle amministrazioni locali di far cassa. Il potenziale turistico dell’Italia è ineguagliabile, ma è inespresso e i turisti guarderanno sempre più altrove di fronte ad una qualità dell’offerta inadeguata”.

E’ quanto afferma Pierfrancesco Vago, Presidente di Europe, l’associazione internazionale dell’industria , in merito alla proposta dell’ANCI di introdurre una tassa sull’imbarco/sbarco dei passeggeri nei porti ed aeroporti italiani.