Sarà uno dei porti più ambiziosi del Mediterraneo, con un’architettura visionaria proiettata tutta nel futuro, a firma Calatrava. Sospeso tra cielo e terra, a metà strada tra la Costiera Amalfitana e quella Cilentana, il porto di Marina d’Arechi rappresenta il nuovo volto della zona Orientale di Salerno che cambia così veste e si trasforma.
Il 7 giugno è stata inaugurata la prima tranche del progetto con il taglio del nastro – al quale è atteso anche il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca – per i primi 480 posti barca (su mille previsti, che saranno consegnati definitivamente la prossima estate). A progettare il porto è stato l’ingegnere siciliano Guglielmo Migliorino, mentre per le opere a terra ci ha pensato l’architetto spagnolo Santiago Calatrava.
Un porto, quello di Marina d’Arechi, che rappresenta l’unico Port Village del Mediterraneo, con una sala lettura, un parco giochi, zone ricreative, negozi, ristoranti, barconcepiti come in un albergo a cinque stelle proiettato sul mare. Un progetto rivoluzionario portato avanti dall’imprenditore salernitano Agostino Gallozzi che, dopo dieci anni, ora sta vedendo completata questa opera titanica, realizzata con un investimento di 120 milioni di euro di risorse esclusivamente private. Una volta a regime darà lavoro a oltre 600 persone. Sono numeri importanti quelli della struttura che sarà in grado di ospitare anche maxi yacht fino a 100 metri.
Uno specchio acqueo complessivo di 340 mila metri quadrati, 21 pontili e banchine per uno sviluppo complessivo degli ormeggi di circa 5 mila metri lineari, 8700 metri quadrati di spazi commerciali e d’intrattenimento, 1000 posti auto, 27 mila metri quadrati per aree verdi, giardini e passeggiate.