I legali di Francesco Bellavista Caltagirone, imprenditore romano 73enne in carcere a Imperia dallo scorso 5 marzo con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello stato nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del porto turistico della città, hanno presentato oggi istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame di Genova.
Nei prossimi giorni i giudici dovranno fissare la data dell’udienza. Ieri il gip Ottavio Colamartino aveva respinto l’istanza per la concessione degli arresti domiciliari.
Per il momento resta in carcere, in attesa di comparire davanti ai giudici del Tribunale del Riesame, anche il geometra imperiese Carlo Conti, ex direttore della porto di Imperia spa.
Intanto in relazione alle vicende che stanno interessando la realizzazione del porto turistico di Imperia, la società Acquamare, dello stesso Caltagirone Bellavista, comunica di aver «deciso di interrompere tutte le attività di commercializzazione dei diritti di godimento delle opere a terra e a mare».
«Resta altresì sospesa – aggiunge la società – la formalizzazione delle scritture private autenticate in esecuzione di contratti preliminari già sottoscritti. Nei prossimi giorni, infine, si terrà un’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali»
Matteo Bianchi