L’imposta sulle concessioni demaniali in ambito portuale, chiesta da alcune Regioni, «non aiuta a rendere i nostri porti competitivi, oltre a creare una situazione di alterazione della concorrenza che danneggia l’intero sistema».
Lo afferma in una nota il presidente di Assoporti, Francesco Nerli, secondo cui «non si riesce a cogliere il fondamento che giustifica» questa richiesta. La norma è sempre stata considerata non riferibile alle Autorità Portuali dall’associazione dei porti italiani, che «ha sostenuto in tutte le sedi – osserva – l’infondatezza delle richieste di alcune regioni italiane».
Per questo motivo, Assoporti «supporterà le Autorità Portuali – si legge ancora – nelle azioni che al riguardo riterranno opportuno intraprendere». Tanto più, conclude Nerli, che «sull’insussitenza dei presupposti per l’applicazione alle concessioni rilasciate dalle Autorità portuali si è espressamente pronunciato nel 2011 il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».