Come prevedibile l’ordinanza del sindaco di Orbetello, che vieta la balneazione sulla spiaggia della Feniglia sul lato Ansedonia, all’Argentario, ha provocato pesanti reazioni da parte dei gestori degli stabilimenti balneari.
Ma la situazione è più complicata se si pensa anche che una parte del litorale della Costa d’Argento, al confine tra i comuni di Orbetello e Monte Argentario, è anche il confine del braccio di mare in cui l’ordinanza è in vigore: in sostanza, facendo il bagno da una parte si rischia una multa da cento a mille euro, mentre dall’altra è tutto regolare, non avendo il Comune di Monte Argentario adottato la stessa ordinanza di quello di Orbetello.
I rilievi dell’Arpat, che un tempo venivano eseguiti in tre differenti punti della Feniglia, adesso vengono fatti in un punto solo. Oggi la spiaggia era semideserta con lettini, ombrelloni e posti auto a saldo. «Un danno enorme per il territorio – ha detto il sindaco Monica Paffetti – ma non potevamo fare diversamente. I rilievi hanno beccato un punto in cui la concentrazione del batterio escherichia coli era il triplo del limite consentito.
Considerando che il rilievo è stato fatto a due chilometri dalla costa, questo può voler dire solo una cosa: che a versare gli scarichi in mare è stata una delle barche che ogni giorni stazionano di fronte alla spiaggia». «Abbiamo fatto una seconda rilevazione – aggiunge la Paffetti – ma i risultati non potremo averli prima di domani mattina.
Sono sicura che si sia trattato di un caso sfortunato e che i prossimi dati indicheranno che tutto è nella norma. Abbiamo gli operai pronti a togliere i cartelli col divieto di balneazione. Soltanto domani mattina arriverà la seconda analisi dell’Arpat. Ma quel punto l’ultimo weekend di agosto sarà già rovinato».
Francesca Cuomo