Cinquantacinque giorni di navigazione lungo i settemila chilometri di costa per sottoporre ad un attento check-up il mare italiano: Goletta Verde di Legambiente ha concluso la sua missione 2011 ed il bilancio sullo stato di salute delle nostre coste chiude con qualche luce e molte ombre.
Ben 146 i punti critici, uno ogni 51 chilometri di costa, mentre tra le foci dei fiumi 112 sono quelle quelle risultate a rischio. La maglia nera del mare inquinato spetta alla Calabria insieme alla Campania e alla Sicilia, mentre le regine del mare pulito sono Sardegna, Puglia e Toscana.
Durante la campagna estiva di Legambiente è stato eseguito il monitoraggio dell’inquinamento microbiologico delle acque, causato dall’assenza di depurazione per ben 18 milioni di cittadini. Sotto i riflettori, ancora una volta, l’emergenza foci: 112 sono infatti quelle risultate off limits a conferma che il problema della mancata depurazione riguarda in primo luogo i comuni dell’entroterra.
Quanto alla cementificazione anche in questa classifica il podio è occupato da Sicilia (682 infrazioni), Calabria (665) e Campania (508), che rappresentano insieme il 53% del totale nazionale dei reati sul cemento illegale. Il cemento sulle coste non dilaga solo al Sud, ma anche al Centro e al Nord, «dove prende le vie legali – dice Legambiente – della speculazione edilizia, delle mega opere portuali e della bolla affaristica delle seconde e terze case.
Accanto all’inquinamento da scarichi non depurati e cemento legale e illegale, i tradizionali nemici del mare italiano, la minaccia più recente è costituita, secondo Legambiente, dalle nuove trivellazioni proposte dalle società petrolifere: “Il mare italiano è vittima di un vero e proprio assedio con 25 permessi di ricerca già rilasciati al 31 maggio 2011 al fine di estrarre idrocarburi dai fondali marini, per un totale di quasi 12mila chilometri a mare, pari ad una superficie di poco inferiore alla Campania”.
Nel capitolo positivo delle rilevazioni di Goletta Verde ci sono le tre regioni “regine” del mare pulito: Sardegna Toscana e Puglia spiccano per la conquista delle 5 vele, massimo punteggio attribuito dalla Guida Blu.
La Sardegna si conferma la regione con la media più alta di vele (3,5) migliorata ancora rispetto a quella dell’anno scorso (3,4) e vede anche una nuova entrata nella rosa delle 5 vele, Villasimius (Ca) che si aggiunge a Posada (Nu), Bosa (Nu) e Baunei (Og). Stabili la Toscana e la Puglia che, rispettivamente, si aggiudicano le 5 vele in 3 e 2 località, Capalbio (Gr), Castiglione della Pescaia (Gr), Isola di Capraia (Li), Ostuni (Br) e Otranto (Le).