Secondo un sondaggio il progetto che riguarda il porto di Santa Margherita Ligure, avanzato al Comune dalla società «Santa benessere and social» (una cordata di cinque soci capeggiata dall’imprenditore edile Gian Antonio Bandera), che vuole trasformare l’antico porticciolo con nuovi pontili per l’accesso di 150 barche, 350 posti auto, un centro di talassoterapia, ristoranti, bar e negozi, piace a turisti e residenti.
Tutti, compresi commercianti e imprenditori, sono in maggioranza favorevoli all’investimento (70 milioni di euro messi in campo interamente da privati, un’attesa di 30 mila turisti), ma nella cittadina gli anomi non sono tutti d’accordo. Contro il sondaggio, ritenuto ingannevole e fuorviante, ma più in generale contro il progetto, insorge il Comitato pubblico Difendi Santa, che ha raccolto finora 2500 firme. Il Comitato parla di “colata di cemento«” di progetto “devastante”.
“Noi abbiamo visto le carte – Marco Delpino, portavoce di ‘difendi Santà – e sappiamo che vogliono costruire un biscione di tre piani con 250 posti auto, 85 appartamenti, bar, ristoranti. Insomma, una vera speculazione edilizia”. Bandera invece difende il progetto, che verrebbe realizzato a una manciata di chilometri da portofino. “Nessuna speculazione – ribatte infatti -.
Vogliamo riqualificare e mettere in sicurezza il porto oltre che portare lavoro e sviluppo”. Poi ci sono anche gli ormeggiatori di Santa Margherita Ligure. “Vogliono sbatterci fuori – afferma uno dei gestori dei pontili – ma non ci riusciranno”.
Francesca Cuomo