Sarà presentato oggi il progetto per la realizzazione di un porticciolo turistico ad Otranto: un progetto da 60 milioni di euro per 417 posti barca e yacht fino a 40 metri.
“Oggi disponiamo del progetto definitivo che presentiamo finalmente ai cittadini – fanno sapere dal Comune di Otranto –. La nostra amministrazione considera prioritaria la valorizzazione del porto turistico, per farne uno dei principali strumenti attraverso i quali poter allungare la nostra stagione turistica oltre i mesi estivi.
Nel fare questo vogliamo però puntare ad attrarre e fidelizzare un segmento del mercato turistico che, ad oggi, Otranto non ha potuto ospitare a causa della carenza infrastrutturale e di servizi del nostro porto. Ecco perchè non vogliamo che venga realizzato ad Otranto un porto parcheggio, come se ne trovano tanti nella nostra Regione.
Noi vogliamo che l’infrastruttura possa far fare alla nostra portualità diportistica un salto di qualità con la realizzazione di un vero Marina”. Il progetto è stato redatto dalla società Condotte d’Acqua Spa, con sede a Roma e prevede una maggiore attenzione alla qualità dei servizi a terra che va comunque a distribuire lungo la nuova banchina del porto, linearmente, sempre e solo nella fascia demaniale, rendendoli invisibili dalla città e invisibili anche a chi raggiunge l’area dalla via retrostante il porto (via Martire Schito).
Tutti gli ambienti collocati al di sotto della quota 6,5-7,0 m. sono destinati al commerciale e ad un parcheggio a doppio livello che contiene circa 400 posti auto, interrati sotto la piastra delle residenze. Nella parte residenziale, il progetto contiene 68 mini-alloggi, che, come in ogni altro porto simile, hanno due funzioni entrambe importantissime: fornire servizi a una parte più esigente di clienti del porto e permettere di chiudere positivamente il piano economico-finanziario.
Le richieste che l’amministrazione ha invece avanzato, rispetto ai contenuti del progetto preliminare, accolte nel progetto definitivo dalla società proponente, sono state quelle di eliminare i volumi destinati a strutture ricettive, che non aiutano sicuramente i conti economici del piano finanziario e non aiutano a fidelizzare clientela importante, riuscendo in tal modo a ridurre notevolmente la volumetria a terra; realizzare il molo foraneo banchinato per poter ospitare l’attracco di navi da crociera, intensificando questi flussi, già oggi presenti, con grande vantaggio per la città; impiegare materiali e tecniche costruttive eco-compatibili e realizzare alcuni utili interventi di compensazione ambientale.
Francesca Cuomo