Prima che “Italia nostra” risponda a questa domanda, sono utili alcune riflessioni sul rapporto tra paesaggio e luogo, e di come il paesaggio risulti formato da un insieme di luoghi anche diversi tra loro e da una coesistenza di caratteristiche naturali ed antropiche.
La valenza di un paesaggio è spesso determinata dall’armonia tra queste due fondamentali componenti e gli antichi, costruendo il Castello di Mare in quel sito, avevano considerato tutte le attività industriali navali mercantili e militari dell’epoca. Il concetto di “luogo” è spesso sostituito da quello di “paesaggio” che evidentemente rappresenta un concetto astratto, se lo separiamo dall’analisi delle sue specifiche componenti.
E’ analizzando le sue componenti che si arriva alla comprensione della sua specificità. Un luogo è tale se è riconoscibile la sua identità che dipende dalla sua collocazione geografica e culturale, dalla configurazione spaziale e dalle caratteristiche della sua articolazione. Un luogo per definirsi tale deve quindi possedere i requisiti per essere spazio “identitario, relazionale e storico”.
Quindi il Castello di Mare è di mare? In questo senso, l’uomo “abita” un luogo e lo rende coerente con il suo portato culturale e la sua coscienza spontanea. L’architettura quindi diventa la mediazione tra gli aspetti naturali di un luogo e la necessità dell’uomo di abitare. La funzione dell’architettura è perciò quella di comprendere la “vocazione” del luogo interpretando quello che quel “luogo vuole essere” rispetto all’ambiente naturale; solo quando vi è questa comprensione l’architettura è in grado di contribuirvi.
E comunque, non si può esercitare “referendum” per sempre aspettando risposte che già il luogo offre. “Abitare” un luogo ha significati diversi rispetto al “vivere” in un determinato luogo, in quanto posso vivere in un luogo e non avere senso di appartenenza ed identificazione con esso, ma al contrario abitare un luogo significa essere in coerenza culturale con lo stesso.
Questo è il principio su cui si fonda la formazione di un luogo e a cui rispondono gli insediamenti storici che connotano lo spazio marittimo-marinaro, cioè quello di luoghi (come il Castello) che fedelmente interpretano le risorse identitarie e culturali degli abitanti una regione marittima.
Foto: Simone Rella