Manca uno studio amministrativo che riguardi il diritto sulla portualità. La professoressa Gabriella De Giorgi, docente di dell’Università del Salento, ha esordito così nel convegno organizzato a Brindisi “Porti e ambiente”. “Abbiamo il dovere, attraverso le università, di studiare la situazione – ha spiegato la professoressa De Giorgi – è lo scopo di studi che stiamo portando avanti con molto interesse. Le leggi attuali, in particolare la 84/94, hanno bisogno di essere aggiornate”. Per questo, gli atenei di Lecce, Napoli, Trieste e Roma hanno comiciato a raccogliere attraverso un questionario suggerimenti, idee e critiche sul diritto di questo delicato settore. Un metodo di lavoro che sarà comletato anche con il Prin (Progetto di ricerca nazionale) e avrà lo scopo di dare un contributo concreto per le attese riforme. Mentre il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Giuseppe Giurgola, annuncia l’arrivo per il 2012 di Msc e inserisce tra le priorità dello scalo pugliese, proprio la ricerca di compagnie crocieristiche internazionali che rivitalizzino il settore del traffico passeggeri; a Roma i tavoli di discussione sulla riforma sono temporaneamente bloccati. “Tra i 57 porti di rilevanza internazionale – ha precisato il presidente Giurgola – l’Unione europea ha inserito undici scali italiani: in Puglia ci sono solo Brindisi e Taranto”. Il riferimento all’importanza strategica dei due porti è ovviamente al cosiddetto Corridoio 8 che collega Gioia Tauro, Taranto, Brindisi con i Balcani. A proposito della riforma della 84/94, che proprio Giurgola insieme a Stefano Parisi ed Ercole Incalza studiarono nel 1994, il presidente ha anche ribadito la necessità di aggiornarla. “Dopo tanti anni – ha concluso Giurgola – è tempo di apportare qualche modifica per attualizzarla. Io, ad esempio, sono assolutamente convinto che andrebbe ridotto il numero delle Autorità portuali”.