Intervento del Presidente Guido Grimaldi al Consiglio Direttivo di ALIS, a Napoli
Napoli. In uno scenario di instabilità geopolitica e di difficoltà economica, ALIS dimostra di essere una certezza e continua nel suo percorso di crescita.
Presenti al Consiglio Direttivo, di ieri, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Michele Di Bari, Prefetto di Napoli; Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli; Ammiraglio Pietro Vella, Direttore Marittimo Campania e Comandante della Capitaneria di Porto di Napoli; Andrea Annunziata, Presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale.
Fra gli interventi ai lavori della giornata: Diego Pacella, Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi; Sergio Prete, Presidente dell’AdSP del Mar Ionio; Maria Giaconia di Trenitalia; Davide Bertone del Fondo Italiano d’investimento; Giovanni Romano di Q8 ed il Prof. Antonio Pagliano dell’Università Vanvitelli.
“La vostra presenza è molto importante per tutti noi – ha detto il presidente Guido Grimaldi – anche perché testimonia quanto ALIS creda fortemente nel legame con i territori e nel ruolo svolto dalle Istituzioni, dalle Autorità portuali e marittime, dagli enti di formazione e dalle imprese”.
La città di Napoli è stata evidenziata come città rappresentativa dell’intera Regione Campania, territori strategici per lo sviluppo del Made in Italy così come per gli scambi commerciali, grazie soprattutto: ad una posizione centrale, alle infrastrutture portuali, all’attenzione per la formazione giovanile e al costante sviluppo delle reti di trasporto e delle connessioni intermodali che facilitano gli interscambi commerciali.
Poi, il presidente Grimaldi ha commentato i risultati sulle evoluzioni del quadro macroeconomico che influenzano anche l’operato delle imprese e del comparto dei trasporti e della logistica.
Con particolare riferimento all’Italia, i dati riportano che: si stima una crescita del PIL dell’1% nel 2024 e dell’1,1% nel 2025; l’inflazione è rimasta stabile a maggio allo 0,8%; il tasso di disoccupazione è sceso al 7,2%.
“Nel necessario percorso verso una vera transizione ecologica, ha sottolineato Guido Grimaldi, vorrei ricordare che il trasporto marittimo rappresenta oltre il 90% degli scambi mondiali e produce solo il 2,5% delle emissioni globali.
Inoltre, rispetto allo sviluppo dell’intermodalità e delle Autostrade del Mare, che l’Europa ha voluto fortemente incentivare negli ultimi anni con l’obiettivo di sottrarre i camion dalle strade e ridurre le emissioni inquinanti, da un’analisi di SRM sono emersi alcuni dati interessanti nelle scorse settimane: in Italia il settore Ro-Ro è cresciuto del +56% negli ultimi 10 anni e si è evidenziata in particolare la centralità dei traffici portuali del Tirreno, tra cui appunto i grandi risultati prodotti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale con i porti di Napoli e Salerno”.
Il presidente Grimaldi rimane ‘critico’ nei confronti di alcune scelte compiute dall’Europa e, in particolare, le normative ETS e Fuel EU Maritime che dall’inizio di quest’anno stanno tassando e tasseranno il settore marittimo a danno di cittadini e imprese, compromettendo il grande lavoro e i risultati raggiunti dagli armatori. E’ stato detto che a livello nazionale saranno sempre le navi Ro-Pax e le navi Ro-Ro a rappresentare i soggetti maggiormente colpiti da tali normative, specialmente dall’ETS.
Guido Grimaldi ritiene pertanto opportuno intervenire sulla Direttiva ETS affinché non si crei: una distorsione della concorrenza modale, in quanto rende il trasporto marittimo (specialmente in riferimento alle Autostrade del Mare e alla continuità territoriale con le isole dell’euro-mediterraneo) meno competitivo rispetto alle altre modalità; e una distorsione geografica, perché colpisce solo linee europee che causano il 7,5% delle emissioni globali, escludendo così il 92,5% delle emissioni globali.
Da una stima verificata anche dal RINA è risultato che, prendendo in considerazione le emissioni rendicontate nel sistema EU MRV (Monitoring, Reporting, Verification) del 2022 e considerando il valore delle quote EUA pari a 100€, l’impatto economico dell’ETS sul naviglio a livello europeo: – nel 2024 (phase-in 40%) sarà pari a oltre 3 miliardi di euro; – nel 2025 (phase-in 70%) sarà pari a oltre 5 miliardi di euro; – nel 2026 (applicazione al 100%) sarà pari a oltre 7 miliardi di euro.
In merito invece al Regolamento Fuel EU Maritime, che si applicherà da gennaio 2025 imponendo di utilizzare combustibili alternativi e rinnovabili al fine di ridurre l’intensità di carbonio nei combustibili con limiti sempre più stringenti, è stata elaborata una stima sull’impatto economico per le compagnie di navigazione italiane che potrebbe arrivare ad oltre 2,5 miliardi di euro nel 2050 per le navi che battono bandiera italiana.
“Per contribuire concretamente alla decarbonizzazione, ha detto il presidente Grimaldi, riteniamo prioritario agire con politiche globali richiedendo una maggiore compattezza degli Stati europei nelle sedi internazionali come l’IMO”. “Ci auguriamo che venga presa in considerazione la soluzione dell’International Chamber of Shipping che, anziché tassare gli armatori come sta facendo l’Europa, propone di istituire un fondo di ricerca e sviluppo alimentato attraverso una ‘fee’ su tutte le emissioni mondiali, dal quale attingere le risorse per produrre nuovi carburanti nei Paesi in via di sviluppo e premiare gli armatori virtuosi che hanno investito prima in nuove tecnologie”.
Strumenti finanziari con il Fondo Italiano di Investimento, mobilità sostenibile dei passeggeri con Trenitalia ed il Gruppo Grimaldi, transizione ed efficientamento energetico con Q8, programmi di formazione specialistica con l’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, sono punti chiave di un programma illustrato dal presidente di ALIS per il futuro a testimonianza della ‘sostenibilità’ come pilastro più importante su cui si regge l’Associazione.
“Vorrei concludere – ha detto il presidente di ALIS – condividendo quanto detto recentemente dal Presidente del Consiglio, e cioè che il primo asset che può essere sfruttato di più e meglio ‘è il mare’. Anche per questo è un vero orgoglio per l’Italia che l’ICS, associazione mondiale degli armatori, abbia votato all’unanimità la rielezione di un napoletano, Emanuele Grimaldi, come Presidente. A lui i miei ed i nostri migliori auguri per questo incarico prestigioso e di enorme responsabilità anche in considerazione degli attuali scenari mondiali”.
Durante la giornata di ieri, è stato dato il benvenuto ad importanti nuovi Soci del settore dei trasporti e della logistica.