A Brindisi Infinity conquista la terza tappa della Venezia-Montecarlo

– Brindisi saluta la e non solo. Nello specchio d’acqua su viale Regina Margherita. Nel Village, aperto fino al 5 luglio, stand e incontri per avvicinare il grande pubblico al mondo della e della nautica. Eventi culturali, come il secondo appuntamento con la Street art.

Uno dei giudici brindisini, Max Sauvage, sarà protagonista da domani della mostra “Max Sauvage by Giorgio de Chirico” al Palazzo Marchesale di Taviano (LE). Inoltre l’iniziativa “Il mare e chi lo racconta in collaborazione con l’Associazione internazionale dei giornalisti sportivi (Aisp Europe) che dà il patrocinio alla VeMo. Importante la presenza di istituzioni come la Marina Militare e la Capitaneria di Porto Guardia Costiera, che quest’anno festeggia i suoi 150 anni. Il Capitano di Vascello Mario Valente, comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi “La VeMo, Special Event UIM, ha avuto la felice idea di coniugare off shore e in shore.

Queste manifestazioni sono una boccata d’ossigeno per il turismo e danno la possibilità di dimostrare le nostre qualità come Guardia costiera. Il nostro intervento è importante per soccorrere gli immigrati. Ma anche quando ci sono eventi sportivi possiamo garantire una cornice di sicurezza”.

Oggi semitappa a Termoli. Il primo ad arrivare è stato il team Montavoci-Schepici con la barca Tommy One, favorita nella gara, che ha percorso le 44 miglia in 33’33”6 alla notevole media di 145,68 km/h staccando Power Marine di Flotta Italia di 15 minuti. Oltre un’ora impiegavano il gommone Tommy 2 e l’ammiraglia Infinity. Ma Tommy One, che già assaporava il riscatto veniva per l’ennesima volta bloccato da un’avaria ed era costretto a raggiungere Brindisi via terra.

Una sorte simile seguiva Tommy 2. La seconda semitappa di 143 miglia era un testa a testa costante, su mare molto mosso, tra Flotta Italia e il tedesco Infinity, due barche dalle caratteristiche profondamente diverse per affrontare un mare simile: 9,10 metri con 500 cavalli di potenza per il Power Marine e 17,60 m per 2700 cavalli di potenza per il team tedesco. A Termoli Giampaolo Montavoci, vincitore della semitappa di Termoli, dichiara: “Abbiamo 2 motori diesel da 1000 hp che superano i 100 nodi”. Il copilota è Maurizio Schepici, proprietario della barca uscita dai cantieri della Metamarine, dove hanno realizzato tutto, eliche comprese.

“E’ stata realizzata dal genio di Marco Pennesi”, dichiara Giampaolo Montavoci. Una barca che ha attirato su di sé l’attenzione dei media al Salone Nautico di Genova di due anni fa nella versione da diporto. “Al momento soffriamo perché forse non siamo pronti a livello controllo – continua Montavoci. – Abbiamo fatto delle cose molto bene, come la revisione di tre motori. Le trasmissioni ma forse abbiamo trascurato alcune componenti ma ora vediamo di recuperare in qualche modo”. Domani la gara si dirige verso Porto degli Argonauti, la tappa di Matera, capitale europea della cultura 2019.