Gli Houthi minacciano i trasporti, ma esperti di sicurezza marittima e assicuratori sono dubbiosi

Houthi minacciano i trasporti

(Drone d’attacco Houthi in volo sul Mar Rosso; foto courtesy US Navy)

Continuano le speculazioni riguardo alle notizie secondo cui gli Houthi stanno ricattando con successo gli armatori affinché paghino le tasse per garantire un passaggio sicuro attraverso il Mar Rosso

Londra. In un rapporto per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di ottobre, gli esperti scrivono che gli Houthi potrebbero aver iniziato a far pagare milioni di dollari alle navi che attraversano la costa yemenita per garantire che non saranno attaccate.

La lettera annuale che accompagna il rapporto del Gruppo di esperti delle Nazioni Unite sullo Yemen al Consiglio di Sicurezza – in bozza prima della pubblicazione – evidenzia l’ipotesi degli analisti che “i guadagni degli Houthi da queste tasse illegali di transito sicuro ammontino a circa 180 milioni di dollari al mese”, pari a più di 2 miliardi di dollari all’anno di entrate. “Gli Houthi avrebbero riscosso tasse illegali da alcune Agenzie marittime per consentire alle loro navi di navigare attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden senza essere attaccate”, afferma il rapporto delle Nazioni Unite, citando fonti anonime.

Dopo la pubblicazione della lettera, gli esperti non sono stati in grado di verificare in modo indipendente queste informazioni.
La fonte principale del Gruppo di esperti delle Nazioni Unite sembra essere stato un sito web yemenita anonimo per il quale non ci sono dettagli di contatto, ma che tende a sostenere le posizioni ufficiali del Governo yemenita ed è ostile sia agli Houthi sia al Consiglio di Transizione Meridionale sostenuto dagli Emirati. Il sito web cita “diplomatici occidentali” come fonte di tali affermazioni, ma non fornisce ulteriori identificazioni o informazioni utili con cui stabilire la sua credibilità.

L’analisi condotta dalla freelance journalist Cathrin Schaer di Deutsche Welle (emittente pubblica tedesca di radio diffucione), moltiplicando il numero di navi non cinesi e russe che rischiano il transito del Mar Rosso contro i potenziali costi aggiuntivi del carburante derivanti invece dalla rotta del Capo, conclude che anche se alcune navi potessero effettuare pagamenti per garantire un passaggio sicuro, i potenziali ricavi sarebbero una frazione molto piccola dei 180 milioni di dollari al mese dichiarati.

È possibile per le compagnie di navigazione comunicare con gli Houthi attraverso il loro cosiddetto “Centro di Coordinamento delle Operazioni Umanitarie”, (HOCC) istituito nel febbraio 2024 per coordinare gli attacchi alle navi. (L’HOCC è gestito da Ahmed Hamed, che controlla anche l’organizzazione che sovrintende agli aiuti umanitari che arrivano nelle parti dello Yemen controllate dagli Houthi). Ma qualsiasi compagnia di navigazione che pensi di pagare tali tasse utilizzando il sistema bancario informale ‘halawa’ rischia di essere scoperta e quindi di essere soggetta a pesanti da parte del Tesoro degli Stati Uniti e dell’UE per aver violato le sanzioni.

Le e-mail inviate dal “Centro di Coordinamento delle Operazioni Umanitarie” degli Houthi, utilizzando l’indirizzo e-mail operations@hocc.gov.ye, minacciano le compagnie di navigazione e ordinano loro di tagliare i collegamenti con Israele, ma non offrono la possibilità di evitare l’attacco pagando delle tasse. Gli Houthi hanno anche tentato di utilizzare l’Organizzazione Marittima Internazionale delle Nazioni Unite, con sede a Londra, per diffondere minacce agli armatori.

Ciononostante, gli Houthi sono specialisti in questo stile di raccolta fondi. Gli Houthi addebitano abitualmente alle telecomunicazioni, alla distribuzione di GPL, al trasporto di merci e ad altre società “denaro di protezione” come tassa sull’attività commerciale nelle aree che controllano, come mezzo per aumentare le entrate per l’acquisto di armi.

Gli Houthi inviano anche messaggi di testo di massa chiedendo denaro per scopi di “aeronautica” e “forze di difesa costiera” e si aspettano che una serie di Istituzioni private e pubbliche, come le scuole, raggiungano gli obiettivi di finanziamento.
Il rapporto del Gruppo delle Nazioni Unite raccoglie informazioni da molte fonti ufficiali e aperte sulle operazioni anti-navigazione degli Houthi.

Tra il 15 novembre 2023 e il 31 luglio 2024 sono stati registrati 134 attacchi Houthi alle navi. Il rapporto elenca anche i dati di valutazione dei danni in battaglia del Comando Centrale degli Stati Uniti, indicando che gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro gli Houthi dall’inizio dei contrattacchi hanno distrutto 15 missili balistici, 172 missili antinave, 382 droni d’attacco unidirezionali e 66 imbarcazioni d’attacco di superficie senza equipaggio, oltre a 7 posti di comando anti-nave e 10 aree di stoccaggio delle munizioni. 66 missili antinave, 35 droni d’attacco unidirezionali e 5 imbarcazioni d’attacco di superficie senza pilota sono stati abbattuti dalla Marina degli Stati Uniti durante gli attacchi alle navi.