(Foto courtesy US Navy)
Ultima ora. Gli USA attaccano basi Houthi nello Yemen
Washington. Nelle scorse ore forze armate Usa hanno attaccato basi dei miliziani Houthi in Yemen, bombardando più di una decina di siti utilizzati dai ribelli per attaccare imbarcazioni mercantili nel Mar Rosso, sostenuti dall’Iran in risposta agli attacchi contro le navi mercantili nel Mar Rosso.
Il Pentagono ha dichiarato che gli aerei da guerra statunitensi hanno effettuato diversi attacchi ieri sera, sabato 09.11.2024, contro le strutture di stoccaggio di armi avanzate degli Houthi nello Yemen, sostenuti dall’Iran.
Le armi venivano utilizzate per attaccare navi militari e civili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, ha dichiarato un funzionario della Difesa statunitense.
In precedenza i media yemeniti avevano riferito che gli Usa e il Regno Unito avevano lanciato attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen.
Secondo Al Masirah Tv gli attacchi hanno avuto luogo nelle aree di Jarban e Al-Hafa, nella provincia di Sana’a, così come nel Distretto di Sufyan. Anche i quotidiani israeliani The Times of Israel e The Jerusalem Post hanno riferito nella prime ore di stamane di attacchi statunitensi e britannici a Sana’a, nel governatorato di Amran e in altre aree.
L’Agenzia di stampa iraniana IRNA ha fatto eco alle notizie sugli attacchi, citando che l’offensiva ha preso di mira aree nello Yemen di Al-Hudaydah, in particolare un villaggio nella citta’ di Al-Jarrahi.
È evidente quindi che gli Usa hanno voluto mandare ancora una volta un messaggio pesante non solo agli Houthi ma anche all’Iran. Una azione opportuna per mandare un segnale forte.
L’intenzione Usa è dare un segnale forte all’Iran perché interrompa il sostegno agli Houthi ma che questo avvenga è tutto da dire perché a sua volta l’Iran è impegnato in un confronto con altri Paesi in zona.
L’ azione infatti è sia un modo per neutralizzare i punti di partenza della minaccia ma anche un forte messaggio per dire che c’è l’intenzione di intervenire. Se questo sarà sufficiente a ottenere l’effetto ce lo dirà il tempo ma conoscendo la situazione dell’Iran e i contrasti con gli Usa, ho i miei dubbi che si tireranno indietro.
Riferendosi alle accuse degli Stati Uniti all’Iran per il coinvolgimento in un secondo tentativo di assassinio di Trump, Araghchi ha detto: “Ricordate l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran subito dopo l’insediamento del presidente Masoud Pezeshkian? Tutti sanno chi l’ha fatto e perché”. Ha continuato dicendo: “Ora, con un’altra elezione, viene fabbricato un nuovo scenario con lo stesso obiettivo: poiché un assassino non esiste nella realtà, vengono chiamati degli ‘sceneggiatori’ per costruire una commedia di terza categoria. Chi può credere un sano di mente che un presunto assassino “si trova in Iran e parla online con l’FBI?!”.