Il Regno Unito controlla le petroliere ‘dubbie’ nel Canale della Manica

Immagine satellitare del Canale della Manica

(Immagine satellitare del Canale della Manica; foto courtesy Wikipedia)

Il Governo del Regno Unito ha annunciato misure rigorose contro la cosiddetta “flotta ombra” di petroliere che operano con un’assicurazione discutibile

Londra. L’azione di contrasto fa parte di sforzi più ampi per far rispettare le sanzioni contro Mosca a seguito della guerra in corso della Russia in Ucraina.

La scorsa settimana, il Foreign, Commonwealth and Development Office (FCDO) del Regno Unito ha annunciato il suo più grande pacchetto di sanzioni sul trasporto di combustibili fossili russi fino ad oggi, designando 18 petroliere e quattro navi per il trasporto di di GNL.

Le designazioni portano a 43 il numero totale di navi sanzionate dal Regno Unito.
Nelle righe dell’annuncio, tuttavia, il Governo ha rivelato che sta anche adottando misure per combattere l’attività marittima sospetta sostenuta dalla Russia vicino alle acque del Regno Unito.

In particolare, un trio di enti governativi – il Dipartimento dei Trasporti, il Joint Maritime Security Centre (JMSC) e l’Agenzia Marittima e della Guardia Costiera (MCA) – stanno unendo le forze per esaminare le sospette navi della flotta ombra che attraversano il Canale della Manica.

Secondo l’annuncio, le navi con “sospetta assicurazione dubbia” saranno costrette a fornire informazioni dettagliate sul loro stato assicurativo, affrontando le preoccupazioni relative alle operazioni al di fuori degli standard di sicurezza internazionali.
Sebbene l’annuncio dell’FCDO non abbia dettagliato l’esatta natura degli interventi, è chiaro che il Regno Unito sta intensificando i suoi sforzi per sfidare le navi sulla loro copertura assicurativa, segnalando una posizione più aggressiva nell’applicazione delle sanzioni marittime contro la Russia.

“Qualsiasi attore che faciliti e sostenga le attività sospette della Russia potrebbe esporsi a sanzioni”, ha dichiarato il Governo in una sua nota.

Le nuove normative, che rientrano nei regolamenti Russia (Sanctions) (EU Exit) 2019, impongono severe restrizioni su navi specifiche. A queste navi è vietato l’accesso ai porti del Regno Unito, in base alle direttive sui movimenti, al potenziale fermo e all’esclusione dal Registro Navale del Regno Unito.

Nonostante questi sforzi, la sfida rimane significativa. I rapporti indicano che quasi un terzo delle navi sanzionate da Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito sono già rientrate in esercizio, evidenziando le difficoltà in corso tra chi regolamenta la navigazione internazionale e la flotta ombra russa.