(Porto di Capodistria; foto courtesy Autorità Capodistria)
Amnesty International chiede che venga impedito a una nave carica di esplosivi diretti in Israele di entrare nei porti europei in violazione delle normative internazionali
Capodistria. Intanto, la nave è stata segnalata diretta a Capodistria dove il carico di esplosivo sarebbe stato scaricato, afferma Amnesty International. La notizia è stata confermata dal Governo della Namibia e dal Ministro degli Esteri del Portogallo, che insieme al Ministro della Slovenia hanno fatto sapere che la nave, risalendo verso il Montenegro ha puntato sul porto sloveno di Capodidtria, dal quale il carico verrebbe trasferito in Israele.
La nave è stata al centro di una polemica da quando ha lasciato il Vietnam alla fine di luglio.
Su tratta della nave Kathrin (8.000 dwt), immatricolata in Portogallo e gestita da una società con sede in Germania, e monitorata dagli attivisti di Amnisty International durante il suo viaggio verso l’Europa.
Dopo uno scalo a Singapore per il rifornimento, la nave si è diretta verso l’Africa prima di attraverso l’Oceano Indiano e alla fine di agosto era ferma in Namibia.
Gli attivisti hanno individuato la nave quando ha chiesto una sosta in Namibia alla fine di agosto.
Giorni dopo, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati, Francesca Albanese, ha dichiarato che a bordo di Kathrin c’erano otto container di esplosivo, (RDX Hexogen) “componenti chiave delle bombe e dei missili aerei” utilizzati da Israele. Albanese ha invitato gli altri Stati a bloccare l’attracco della nave nei loro porti.
“Il carico mortale che si ritiene si trovi a bordo della Kathrin non deve raggiungere Israele”, ha dichiarato Natasa Posel, capo di Amnesty International Slovenia in una dichiarazione rilasciata il 1° ottobre.
La dichiarazione è stata rilasciata mentre la Kathrin si avvicinava a Bar, in Montenegro, dopo una sosta di rifornimento al largo di Malta la scorsa settimana.
Il gruppo di ONG per i diritti umani sostiene che la nave attraccherà nel porto di Capodistria in Slovenia, dove si aspettano che il carico venga scaricato. Amnesty ha ammesso che non è chiaro come il carico raggiungerà Israele.
Amnesty International ha anche sfruttato la situazione per chiedere un embargo immediato sulle armi contro Israele e i gruppi armati palestinesi a Gaza. L’ONG sottolinea che qualsiasi Stato che trasferisca consapevolmente armi alle parti in conflitto, anche attraverso il transito di navi che trasportano armi ed esplosivi, rischia di violare il suo obbligo di non incoraggiare, aiutare o assistere in violazione delle Convenzioni di Ginevra.
Gli attivisti chiedono anche che il Portogallo, in qualità di Stato di bandiera della nave, indaghi sulla situazione. Vogliono che il Portogallo revochi l’immatricolazione della nave.