(Foto courtesy EUNAVFOR ASPIDES)
Aggiornamento: Le navi militari scortano i rimorchiatori mentre navigano verso la petroliera greca Sounion, che è in fiamme dal 23 agosto, dopo un attacco da parte dei militanti Houthi, sul Mar Rosso, il 14 settembre 2024
Atene. E’ iniziata l’operazione per rimorchiare la petroliera greca all’ancora nel Mar Rosso, dopo un attacco da parte dei militanti Houthi il mese scorso.
Il traino della tanker Sounion, battente bandiera greca e lunga 274,2 metri, è il primo passo per la sicurezza dell’operazione di recupero rischiosa per salvare la nave che ha preso fuoco dopo essere stata ripetutamente attaccata il 21 agosto.
Il secondo passo è il trasferimento del suo carico di circa 1 milione di barili di petrolio greggio.
L’Arabia Saudita, un attore chiave nella regione, offrirà la sua assistenza per questo progetto, hanno affermato alcune fonti di stampa.
Ogni fuoriuscita di petrolio potrebbe essere una delle più grandi da una nave, rischiando danni ambientali catastrofici in un’area particolarmente pericolosa da raggiungere.
Un tentativo iniziale di recupero della nave è stato sospeso all’inizio di questo mese per motivi di sicurezza.
Almeno due rimorchiatori di proprietà di una società di recupero con sede in Grecia sono coinvolti nell’ultimo tentativo di rimorchio, riferiscono dalla compagnia di navigazione Delta Tankers.
Aspides, la missione navale dell’Unione Europea nel Mar Rosso, ha affermato ieri che i suoi asset erano nella zona per proteggere le imbarcazioni coinvolte nell’operazione. Ha descritto l’operazione come un ‘impegno complesso’. “Creare un ambiente sicuro è necessario affinché i rimorchiatori possano condurre l’operazione di rimorchio”, ha affermato Aspides in una dichiarazione su Facebook.
“L’operazione di recupero della m/tanker Sounion è essenziale per evitare un potenziale disastro ambientale nella regione. Per raggiungere questo obiettivo, diversi attori pubblici e privati stanno lavorando insieme”.
(Foto courtesy EUNAVFOR ASPIDES)