ASPIDES UE: “condizioni non favorevoli per salvare la tanker che brucia nel Mar Rosso”

tanker brucia nel Mar Rosso

(La petroliera continua a bruciare; foto courtesy Eunavfor, Aspides)

Tre navi da guerra Aspides (Grecia, Francia e Italia) che hanno partecipato all’operazione sono state posizionate ieri vicino alla petroliera per garantire la sicurezza per l’operazione di salvataggio

Bruxelles. L’operazione di salvataggio per la petroliera Sounion sta affrontando delle difficoltà in quanto le aziende private coinvolte negli sforzi di salvataggio hanno determinato che le condizioni non sono adatte per trainare la nave, sollecitando una ricerca di soluzioni alternative.

L’operazione EUNAVFOR nell’area del Mar Rosso sta registrando che lo sforzo previsto per trainare la Sounion, petroliera in fiamme con quasi un milione di barili di greggio, non sta procedendo. La forza espressa dai rimorchiatori che sono stati noleggiati dalla Delta Tankers per rimuovere la nave non è forse sufficiente, si afferma in una breve dichiarazione EUNAVFOR- Aspides, senza valutare e elaborare piani alternativi.

“Le società private responsabili dell’operazione di salvataggio hanno concluso che le condizioni non erano soddisfatte per condurre l’operazione di traino e che non era sicuro procedere”, ha pubblicato EUNAVFOR Aspides in un messaggio sui social media. “Le soluzioni alternative sono ora esplorate dalle aziende private”.
Aspides e U.S. Command Central hanno entrambi confermato ieri che le squadre di salvataggio stavano iniziando l’operazione per rimuovere la petroliera sinistrata e ancorata nel Mar Rosso per quasi due settimane, dopo che una serie di attacchi Houthi hanno disabilitato la nave.

Tre navi da guerra provenienti da Grecia, Francia e Italia che hanno partecipato all’operazione Aspides sono state posizionate ieri vicino alla petroliera per garantire la sicurezza per l’operazione di salvataggio. Non è chiaro se le squadre di salvataggio fossero preoccupate per i pericoli Houthi o se hanno determinato che la nave non era sicura nelle sue condizioni attuali per essere spostata. I report avevano evidenziato che un rimorchio a bassa velocità era previsto per una posizione non nota (segreta per maggiore sicurezza).

Allegare le alternative era stato suggerito che il salvataggio potesse tentare un trasferimento da nave a nave del petrolio greggio caricato in Iraq e diretto in Europa. L’Arabia Saudita è stata coinvolta nella supervisione del carico.
Gli Houthi hanno rilasciato una dichiarazione attraverso Mohammed Al-Houthi dicendo che avevano deciso per il bene dell’ambiente di consentire all’operazione di procedere.

La preoccupazione globale rimane alta per il destino della Sounion in quanto ha il potenziale per essere una delle peggiori fuoriuscite di petrolio della storia. EUNAVFOR ha dichiarato che continuerà ad aiutare a facilitare la prevenzione di un disastro ambientale senza precedenti nella regione. Con lo sviluppo della situazione, l’operazione ASPIDES afferma di rimanere concentrata sul suo mandato originale di garantire la libertà di navigazione per le navi mercantili nell’area.