Doha non porta ‘pace’, tra una settimana a Il Cairo

Doha sede dei negoziati

(Doha sede dei negoziati)

Doha. Cauto ottimismo e fitto lavoro della diplomazia. Anche se il Qatar ed Egitto hanno rilasciato, stamane, dichiarazioni ottimistiche per provare a bloccare le ritorsioni iraniane contro Israele, le tensioni non diminuiscono. In Cisgiordania dopo l'attacco di coloni estremisti a un villaggio palestinese, continuano i raid israeliani su Gaza.

Concluso il primo incontro di negoziati a Doha, con un nulla di fatto, si prosegue la prossima settimana in Egitto sulla base di una nuova proposta americana definita ‘ponte', mediata dal Segretario di Stato americano Blinken, atteso nella regione la prossima settimana.

Israele conferma le affermazioni degli Stati Uniti secondo cui dopo due giorni di colloqui a Doha ci sarebbero stati progressi significativi verso il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo affermano alti funzionari israeliani secondo il sito di notizie israeliano Walla.

I funzionari israeliani citati da Walla, aggiungono che durante i colloqui i negoziatori israeliani sono riusciti a colmare le lacune sui punti di contesa rimanenti con i mediatori. A differenza dei precedenti cicli di colloqui, il premier Benjamin Netanyahu ha concesso ai negoziatori israeliani un ampio margine di manovra, ha aggiunto Wafa, citando un funzionario statunitense rimasto anonimo.

Intanto, nella regione del Mar Rosso navi militari USA distruggono una imbarcazione Houthi senza pilota. Lo affermano le Forze del Comando Centrale degli Stati Uniti.
Dopo l'escalation del conflitto nella Striscia di Gaza, il movimento Ansar Allah ha avvertito che avrebbe effettuato attacchi sul territorio israeliano e impedito alle navi ad esso affiliate di attraversare le acque del Mar Rosso e dello Stretto di Bab el-Mandeb finché l'operazione nell'enclave palestinese fosse continuata.

Da metà novembre dell'anno scorso, gli Houthi hanno attaccato decine di navi mercantili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.