E’ di 50mila morti all’anno il tragico bilancio di vittime che si registra in Europa a causa dell’inquinamento provocato dalle emissioni delle navi. Nei giorni scorsi l’Unione europea ha emanato una direttiva, che sarà operativa dal prossimo settembre, per limitare la percentuale massima di zolfo contenuta nel gasolio utilizzato dalle navi come combustibile. Secondo il Commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik, se non si fosse adottata questa normativa, entro otto anni le emissioni del trasporto marittimo avrebbero superato tutte quelle provenienti dalle altre fonti.
Con la nuova legge la percentuale di zolfo dovrà essere limitata allo 0,5% per tutte le navi entro il 2020, attualmente nelle navi cargo la percentuale è del 3,5% ed in quelle passeggeri dell’1,5%. Un ulteriore abbassamento, fino allo 0,1% si applicherà invece alle navi che operano in ‘aree di controllo delle emissioni di zolfò che comprendono Il Mare del Nord, il Mar baltico ed il Canale della Manica.
Secondo la Commissione europea il filtraggio dei carburanti per ottenere l’abbattimento dello zolfo, costerà alle compagnie di navigazione tra i 2 miliardi e mezzo e gli 11 miliardi di euro, ma tale cifra sarebbe compensata dalla minore spesa sanitaria che dovrebbe diminuire di 30 miliardi di euro. Le navi che non si adegueranno alla direttiva, rischiano multe che, secondo la Commisisione, devono essere tanto alte da rendere non conveniente l’uso di carburante non purificato. L’onere dei controlli e dell’applicazione delle sanzioni spetterà alle autorità dei singoli paesi.