Giuseppe Rizzi, Direttore Generale dell’Associazione: “Il trasporto ferroviario merci è in profonda crisi a causa di interruzioni sulle linee e contingenze internazionali. Fino al termine dei lavori del PNRR occorre sostenere tutto il comparto della logistica ferroviaria, anche in ambito portuale”
Livorno-Si è conclusa l’iniziativa “Il treno merci nei porti” organizzata a Livorno dall’Associazione Fermerci, che rappresenta tutto il settore del trasporto ferroviario merci italiano.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi (in collegamento) e Luciano Guerrieri, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Nel 2023 il settore del trasporto ferroviario merci ha registrato una perdita del 3,2% rispetto all’anno precedente a causa di molteplici contingenze, alcune delle quali impreviste. La crisi attraversata dal comparto è stata ulteriormente aggravata dalle tensioni geopolitiche internazionali che hanno determinato un calo del traffico ferroviario merci in quasi tutti i porti nazionali, come illustrato nel grafico che segue:
Fino al 2026 le interruzioni ferroviarie, necessarie per consentire l’attuazione dei lavori del PNRR sull’infrastruttura ferroviaria, rischiano di essere devastanti per il comparto se non adeguatamente gestite.
A margine dell’incontro Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Associazione Fermerci ha dichiarato: “Nel 2024 le interruzioni pianificate comporteranno una riduzione fino al 60% della capacità ferroviaria del trasporto merci italiano. Nonostante la rimodulazione delle interruzioni pianificate nei mesi da luglio a settembre 2024 per consentire il potenziamento del nodo ferroviario di Genova, annunciata oggi dal Gestore dell’infrastruttura, la situazione resta critica per il territorio e la portualità del Nord-Ovest del Paese.
Considerata la gravità della situazione, come Associazione, chiediamo alle istituzioni di intervenire tempestivamente e con misure mirate a sostegno della logistica ferroviaria, altrimenti gli operatori del comparto rischiano di non sopravvivere fino al 2026”. Rizzi ha poi concluso: “Una delle misure proposte, che mira a contrastare il calo del traffico ferroviario merci in ambito portuale, è quella di consentire alle Autorità di Sistema Portuale di stanziare contributi a sostegno degli operatori ferroviari che offrono servizi alle aree portuali”.
In questo scenario di preoccupante incertezza Fermerci proseguirà nel percorso di dialogo intrapreso con le istituzioni nazionali e territoriali per fornire una chiave di lettura strategica sull’andamento del settore e proporre soluzioni a sostegno della competitività del trasporto ferroviario merci.