Bruxelles. I consumatori di tutta l’UE potranno godere di prezzi dell’energia più stabili e una minore dipendenza dal prezzo dei combustibili fossili, grazie alle importanti riforme dei mercati dell’elettricità e del gas dell’UE.
L’UE promuoverà anche lo sviluppo dell’idrogeno e di altri gas decarbonizzati. Queste riforme contribuiranno a garantire la transizione verso l’energia pulita, migliorando nel contempo la sicurezza dell’approvvigionamento e la protezione dei consumatori.
Le riforme del mercato dell’energia elettrica, approvate dall’UE permetteranno ora ai consumatori di formulare: – una scelta più ampia di contratti e informazioni più chiare prima della firma dei contratti; – un’opzione per bloccare prezzi sicuri e a lungo termine; – contratti di tariffazione dinamica, se necessario, per sfruttare la variabilità dei prezzi per utilizzare l’energia elettrica quando è più conveniente; – protezione dall’assenza di energia elettrica mediante l’istituzione di fornitori di ultima istanza; – protezione dalla disconnessione per coloro che sono vulnerabili o in condizioni di povertà energetica; – maggiori opportunità di condivisione dell’energia, ad esempio, gli inquilini saranno in grado di condividere l’energia solare in eccesso sul tetto con un vicino.
Le imprese europee avranno inoltre accesso a costi energetici più prevedibili, il che le aiuterà a rimanere più competitive. Sia le famiglie, sia le imprese potranno beneficiare dei minori costi delle energie rinnovabili e i paesi dell’UE potranno estendere i prezzi al dettaglio regolamentati a entrambi in caso di crisi.
Il nuovo quadro per il mercato del gas porterà alla creazione di un mercato dell’idrogeno, che sarà fondamentale per ridurre le emissioni delle industrie pesanti e dei trasporti. Per i consumatori, le riforme consentiranno loro di cambiare più facilmente fornitore di gas, utilizzare strumenti efficaci di confronto dei prezzi e ottenere informazioni di fatturazione accurate, eque e trasparenti.
Il quadro aggiornato offre inoltre ai paesi dell’UE la possibilità di interrompere o limitare le importazioni di gas convogliato e di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia e dalla Bielorussia.