Un porto che non garantisce l’approdo e l’ormeggio alle navi non è un porto!

briccole

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Brindisi e il suo porto è l’approdo ideale del traffico commerciale Oriente-Europa, protesa nel Mediterraneo, dotata di una vasta retroportualità per centinaia di ettari, con collegamenti diretti ferroviari, stradali e aeroportuali con il Nord Europa, a differenza di altri porti concorrenti. Papa Benedetto VXI lo definì il porto ‘ ‘Porta d’Oriente’, durante la Sua visita pastorale a Brindisi il 14 e 15 giugno 2008.

Con Determina n. 85 del 14 marzo 2022, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha aggiudicato la gara relativa all’appalto integrato: “Porto di Brindisi: potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena Ovest– Realizzazione di briccole con pontile”.

Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.

L’intervento consiste nella infissione in mare, nel porto medio, di 6 briccole: la prima, lato terra posta a 17 mt dall’attuale banchina (Costa Morena Ovest); le quattro successive poste ad intervalli di 30 mt; l’ultima (la sesta) lato mare posta a 60 mt dalla precedente. Le briccole saranno collegate tra loro da una passerella metallica, per consentire il solo accesso agli ormeggiatori.

“Dotare il porto di un’infrastruttura così performante e dal minimo impatto ambientale – aveva dichiarato a Il tempo fa il presidente dell’AdSPMAM, Prof. Ugo Patroni griffi – , inoltre, produrrà un altro effetto: l’aumento del traffico dei rotabili e quindi delle Motorways of the Sea (autostrade del mare). Le ricadute economiche per il retro-porto e per l’intero territorio saranno rilevanti”.