Taranto: piastra logistica fra due concorrenti

Taranto piastra logistica

(Foto Google map)

Forse dopo tanti anni di non utilizzo della piastra logistica, sia giunto il momento propizio?

Taranto. Dopo la proposta cinese e poi scartata dall’AdSP del Mar Jonio (per mancata modifica composizione societaria del proponente), la Piastra Logistica di Taranto è richiesta da due concorrenti: oltre alla istanza formalizzata lo scorso febbraio da Vestas Blades, esiste anche quella di Itpl Logistics Srl. avanzata per una concessione demaniale marittima della durata di 9 anni, per l’occupazione ed uso dello stesso compendio demaniale marittimo.

La domanda di concessione di Itpl Logistics è finalizzata alla gestione di flussi di trasporto di merci e di svolgere attività logistiche terminalistiche e di magazzinaggio con riferimento a varie tipologie di merci: import/export di prodotti alimentari, stoccati sia a temperatura ambiente e sia refrigerati; prodotti industriali pallettizzati; prodotti siderurgici, compresi coils, lastre, tubi e lamiere d’acciaio; componenti in acciaio lunghi e sovradimensionati; prodotti intermedi per l’industria chimica; prodotti chimici per l’agricoltura, compresi fertilizzanti e prodotti fitosanitari; prodotti per l’industria automobilistica e altro.

Itpl Logistics è stata costituita lo scorso 20 marzo, ed ha sede in Taranto; risulta controllata al 70% dalla polacca Giacinto Logistica Spolka Z Ograniczona Odpowiedzialnoscia, di base a Varsavia, e al 30% dal socio privato, pure polacco, Dariusz Krzysztof Kulezda. A guidarla, in qualità di amministratore unico, Jacek Bieniak, avvocato dello Studio Act Legal di Varsavia.

La Vestas Blades Italia ha chiesto l’intero compendio per la stessa durata temporale (9 anni), prevedendo di svolgere attività che riguardano la fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e attività di supporto ai trasporti. All’interno della Piattaforma Logistica, secondo quanto documentato dalla stessa società, saranno svolte principalmente attività di stoccaggio e trasporto dei prodotti finiti, semilavorati e materie prime relativamente al ciclo produttivo delle ‘pale eoliche’. In uno dei capannoni presenti (magazzino a temperatura ambiente) sono inoltre previste attività a completamento del processo produttivo realizzato nel capannone ubicato nella zona industriale di Taranto.

Lo ricordiamo che nel dicembre 2022, la Vestas Blades aveva formalizzato richiesta con l’istanza ZES che prevedeva un progetto simile in parte della stessa area, ma solo per stoccaggio temporaneo.

Il Gruppo danese è presenta a Taranto da anni ed ha un organico di quasi 1.300 unità, 850 occupate alla Vestas Blades che si occupa della parte produttiva, e 445 alla Vestas Italia che invece cura l’area commerciale e le manutenzioni.

Ora, la concorrente polacca sembrerebbe invece essere finalizzata allo svolgimento di attività conto terzi, in particolare per operatori locali, vista anche la varietà di merci che Itpl punta a trattare nel compendio.

L’AdSP del Mar Jonio non ha reso disponibili ulteriore documentazione al fine di chiarine le relative istanze dei due concorrenti; ci riferiamo alle indicazioni delle movimentazioni attese/anno di sviluppo e quanta occupazione potranno offrire per le loro attività.

Tocca ora all’Autorità Portuale di Taranto a valutare nel merito la documentazione presentata dalle due società per poi eventualmente assegnare la concessione dell’intero compendio;