La Cina torna ad essere il principale cliente di carbone dell’Australia

Infrastruttura del carbone di Newcastle

(Infrastruttura del carbone di Newcastle)

Ulteriori segnali che la disputa commerciale tra Cina e Australia è giunta al termine; la decarbonizzazione in Cina non parte…

Newcastle. L’Australia ha spedito più carbone in Cina rispetto al Giappone ad aprile; il dato più consistente per la prima volta in un mese, in più di quattro anni, sottolineando le mutevoli dinamiche di mercato e un miglioramento delle relazioni politiche con Pechino

Nel 2020, la Cina ha imposto restrizioni commerciali su diverse esportazioni australiane in risposta alla richiesta del Governo australiano di un’inchiesta sulle origini del covid. Alla fine di marzo, a seguito di negoziati e di un disgelo delle relazioni tra Australia e Cina, è stato revocato uno degli ultimi dazi rimasti, quello sul vino.
Per quanto riguarda il commercio del carbone, i dati di Kpler mostrano che il mese scorso l’Australia ha esportato più materia prima nera in Cina che in Giappone, la prima volta che ciò accade da più di quattro anni.

Le esportazioni australiane di tutti i tipi di carbone verso la Cina sono state di 6,87 milioni di tonnellate ad aprile, le più alte da novembre, mentre le spedizioni di carbone in Giappone dall’Australia sono state di 6,1 milioni di tonnellate ad aprile, in calo rispetto ai 7,93 milioni di marzo e il più basso dai 5,97 milioni registrati nell’aprile 2017.

In effetti, le esportazioni australiane verso la Cina si sono leggermente riprese e l’andamento delle spedizioni verso il Giappone, invece, mostrano un leggero calo dovuto al riavvio dei reattori nucleari e al calo dei prezzi del GNL dopo la fine dell’impennata causata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Analisti sostengono anche che il divieto sul carbone sia stato un fallimento dal punto di vista cinese, in quanto ha portato a prezzi più alti per tutti i tipi di carbone termico in Asia, mentre l’Australia è stata in grado di trovare altri acquirenti, principalmente l’India, per le sue esportazioni.

L’Australia ha inviato 2,63 milioni di tonnellate di tutti i tipi di carbone in India ad aprile, in calo rispetto ai 3,49 milioni di marzo e il minimo da maggio 2020. La maggior parte delle esportazioni australiane verso l’India è costituita da carbone metallurgico, che ha rappresentato 1,52 milioni di tonnellate ad aprile, pari a circa il 58% del totale.

Il carbone termico australiano non è poi tanto competitivo in India in quanto deve competere con quello (con più potere calorifico) dell’Indonesia , il più grande esportatore mondiale di questo tipo di carbone, nonché del Sudafrica e più recentemente della Russia; la Federazione russa ha venduto carburante a livelli scontati dopo che i paesi occidentali hanno imposto sanzioni sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

E mentre le esportazioni australiane verso l’India e il Giappone sono diminuite, le spedizioni complessive del paese sono rimaste in gran parte stabili, con aumenti verso la Cina e altri paesi asiatici come il Vietnam che hanno compensato eventuali perdite.

L’Australia è il più grande spedizioniere al mondo di carbone metallurgico utilizzato per produrre acciaio e il secondo esportatore di carbone termico, utilizzato principalmente per generare elettricità.

L’istituto Maritime Strategies International riferisce che per il resto del 2024 le prospettive per la domanda cinese di importazioni di carbone dovrebbero diminuire considerevolmente, man mano che la produzione di energia idroelettrica del Paese si riprende da un crollo di due anni.