Alberto Riva si aggiudica il secondo posto nella Transatlantica Niji40

JeanMarieLiot

Due giorni fa, nell'incantevole cornice di Marie Galante, Guadalupa, Alberto Riva, alle 4:04 del mattino, varcava il traguardo della prima edizione della Niji40, aggiudicandosi un meritato secondo posto dopo una competizione spietata protrattasi per tre giorni. Insieme a lui, a bordo della barca “Acrobatica”, c'erano Jean Marre, già suo co-skipper per la Transat Jacques Vabre, e il navigatore francese Benjamin Schwartz. Nonostante la fatica e le sfide incontrate lungo il percorso, il distacco dai primi classificati è stato di soli 10 miglia, confermando la determinazione e la bravura dell'equipaggio. La regata, organizzata da Ultim Sailing e riservata esclusivamente ai Class40, ha visto la partecipazione di 13 equipaggi, di cui solo dieci sono riusciti a completare l'intero percorso.

Tre gli equipaggi che hanno dovuto abbandonare la corsa, a testimonianza della durezza delle condizioni affrontate in mare aperto. “Ritornare in oceano così presto è stata già una vittoria”, ha dichiarato Alberto Riva da Marie Galante, riflettendo sul suo ritorno dopo un infortunio durante la Transat Jacques Vabre dell'anno precedente. “Anche se i segni dell'incidente sono ancora presenti, ho imparato a vedere la barca e a percepire i pericoli in modo diverso. Questo non lo considero un difetto, ma piuttosto un segno di crescita, riconoscendo i molteplici potenziali rischi di questo sport”. Nonostante l'infortunio subito lo scorso novembre, Alberto è riuscito a tornare in perfetta forma per affrontare l'oceano Atlantico, dominando la regata per oltre due terzi del percorso.

Partiti il 7 aprile da Belle-Île-en-mer, Riva e il suo team hanno percorso 4.063,51 miglia nautiche a bordo di “Acrobatica”, stabilendo persino un nuovo record di velocità nella categoria Class40 con 433 miglia in 24 ore. La competizione è stata estremamente impegnativa, con il trio italo-francese che ha dovuto affrontare tre depressioni tropicali e condizioni meteo avverse, inclusi venti fino a 45 nodi e onde alte fino a 6 metri. Tuttavia, nonostante le difficoltà, l'equipaggio ha mantenuto un'atmosfera positiva a bordo, sfruttando al meglio le competenze di ciascun membro. Il secondo posto conquistato da Alberto Riva e dal team di Acrobatica è stato elogiato da Vincenzo Polimeni, country manager di Acrobatica Francia, che ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra nella realizzazione di questo risultato memorabile.

“Voglio ringraziare Jean, con cui ho sempre un ottimo feeling, e Ben, un navigatore di grande esperienza con un'ottima conoscenza della meteorologia, da cui ho imparato molto. Sono molto contento che sia salito a bordo con noi per questa prima transatlantica di Acrobatica.” Afferma Riva che alla cerimonia di premiazione è stato portato da un pittoresco carretto trascinato da buoi. La Niji40 ha confermato ancora una volta il talento e la determinazione degli atleti italiani nell'ambito della vela oceanica, con Riva che aggiunge un altro importante successo per l'Italia dopo le recenti vittorie di Beccaria alla Transat Jacques Vabre e di Luca Rosetti alla Mini-Transat. La Musa 40 “Acrobatica” si distingue come il terzo successo nella serie di barche disegnate da Gianluca Guelfi e Fabio D'Angeli, dimostrando l'eccellenza del design italiano nel panorama internazionale della vela.