Bruxelles. Delle giornate di studio fra esperti europei sulle reti di trasporto per collegare l’Europa in futuro ne abbiamo parlato ampiamente nell’articolo di ieri.
L’intervento ha interessato il ‘Corridoio europeo di trasporto che incontra il Mar Baltico – Mare Adriatico’. La sessione è stata finalizzata allo scambio di informazioni sulle misure chiave a seguito dell’adozione del regolamento TEN-T riveduto, quali l’importanza geostrategica della rete di trasporto, la governance, le nuove norme, l’estensione della rete, la cooperazione transfrontaliera e il rafforzamento degli sforzi per sviluppare le infrastrutture intermodali.
Sappiamo che oggi, il Corridoio si ferma a Ravenna, e il nuovo Regolamento UE che verrà approvato il 22 aprile lo estende sino a Bari (nonostante l’Italia ne abbia chiesto l’estensione sino a Brindisi). Molte le novità del Regolamento ad iniziare da un forum di coordinamento cui possono partecipare le AdSP.
Riportiamo quanto affermato dal presidente Patroni Griffi. “Per quanto riguarda la nostra Autorità con il nuovo Regolamento i porti insisteranno su due corridoi Scan-Med e Baltico Adriatico. Il Regolamento conferma Bari porto core e Brindisi porto comprehensive”.
“I parametri – continua Patroni Griffi -per l’accesso alle qualificazioni sono: porti core nodo strategico o 1% dei traffici UE (in base eurostat 2022 quindi una movimentazione di oltre 34 mio di tonnellate); porti comprehensive 0,1% traffici merci o passeggeri vale a dire 3,4 mio tonnellate e/o 380000 passeggeri. Per i porti comprehensive è stato però introdotto anche un parametro qualitativo minimo 500.000 tonnellate di traffico purché il traffico connesso alla diversificazione energetica e alla implementazione di rinnovabili sia uno dei principali del porto”.
“Questa previsione, ha detto il presidente dell’AdSP MAM, apre la strada al riconoscimento come comprehensive dei porti di Manfredonia, Barletta e Monopoli. Tra le altre disposizioni di interesse, coerenti con la visione della nostra AdSP, lo sviluppo geometrico del traffico short sea, l’utilizzo duale civile/militare delle infrastrutture, la realizzazione di impianti di distribuzione di carburanti alternativi (che diventa obbligatoria sia per i porti core che per quelli comprehensive). Enfasi nel regolamento viene posta sui dragaggi, nota dolente del nostro Paese che è caratterizzato da una normativa antiquata e non in linea con quella europea”.
“Ho invitato, continua Patroni Griffi, le coordinatrici del Corridoio Baltico Adriatico Anne Jensen e dell’ European Maritime Space (ex MOS) a visitare i nostri porti. Ho avuto modo di illustrare il nostro sistema e i nostri progetti, specie su infrastrutture, dual use, green port e carburanti di transizione ricevendo l’apprezzamento dei presenti e delle coordinatrici. La validazione di un lungo e difficoltoso lavoro da parte della UE è gratificante. E oggi peraltro è partita la conferenza dei servizi per l’opera più importante per il futuro di Brindisi. Finalmente, grazie alla cassa di colmata, realizzabile…,si apre un orizzonto di futuro del porto di Brindisi”.