(Adina Vălean, commissaria per i Trasporti)
La Commissione accoglie con favore l’accordo provvisorio per modernizzare le ispezioni e la sorveglianza delle navi
Bruxelles. La Commissione si dichiara favorevole con l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sull’aggiornamento dei requisiti per il controllo da parte dello Stato di approdo delle navi che fanno scalo nei porti dell’UE e sui requisiti dello Stato di bandiera per le navi mercantili registrate negli Stati membri dell’UE.
“Con questi accordi, ha dichiarato la Commissaria per i Trasporti, Adina Vălean, gli Stati membri saranno meglio attrezzati per monitorare e ispezionare le navi, sia proprie e sia quelle che fanno scalo nei loro porti. Acquisiranno efficienza grazie alla condivisione di informazioni digitali tra le amministrazioni e beneficeranno del costante sostegno dell’ EMSA, attraverso la formazione o l’infrastruttura digitale sottostante per la condivisione dei risultati delle ispezioni”.
“L’UE , ha detto Vălean, dispone già dei più elevati standard di sicurezza marittima al mondo e non possiamo essere compiaciuti. Regimi moderni di controllo da parte dello Stato di bandiera e dello Stato di approdo permetteranno di mantenere i nostri mari sicuri e puliti in futuro”.
In merito all’accordo politico, per quanto riguarda la direttiva sullo Stato di bandiera, i colegislatori hanno convenuto di integrare nel Diritto dell’UE le pertinenti norme dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) (il Codice degli strumenti internazionali o il Codice III).
Questo a garanzia che tali norme possano essere applicate alle navi battenti bandiera degli Stati membri dell’UE.
Gli Stati membri, inoltre, sono obbligati ad effettuare ogni anno un numero concordato di ispezioni dello Stato di bandiera e provvedere alla digitalizzazione dei certificati obbligatori delle navi degli Stati membri, il che a sua volta faciliterà le ispezioni da parte dello Stato di approdo.
L’accordo sul controllo da parte dello Stato di approdo vedrà il Diritto dell’UE allineato all’ IMO e al Memorandum d’Intesa di Parigi relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo per quanto riguarda i requisiti relativi all’organizzazione e all’esecuzione dei controlli da parte dello Stato di approdo.
Gli Stati membri hanno inoltre convenuto di istituire un regime volontario di controllo da parte dello Stato di approdo per i pescherecci di maggiori dimensioni e di aumentare l’importanza dei requisiti ambientali del controllo da parte dello Stato di approdo adeguando il profilo di rischio della nave utilizzato per selezionare le navi da ispezionare.
La Direttiva, riveduta, prevede anche certificati navali elettronici, che consentiranno agli ispettori di prepararsi meglio prima delle ispezioni e si concentrerà sulla conformità delle navi alle norme applicabili, piuttosto che su un riesame dei documenti una volta a bordo.
Il controllo da parte dello Stato di bandiera e il controllo da parte dello Stato di approdo sono strumenti importanti per un’ampia gamma di questioni legate alla navigazione, quali la sicurezza marittima, la protezione dell’ambiente e le condizioni di lavoro a bordo.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) sosterrà l’attuazione delle nuove disposizioni, fornendo formazione e assistenza tecnica, nonché gli strumenti informatici necessari per le amministrazioni preposte al controllo dello Stato di bandiera e dello Stato di approdo.
Ora, dopo tale accordo politico, i testi definitivi devono essere adottati formalmente. Una volta completato tale processo da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri disporranno di 30 mesi per recepire le direttive nel diritto nazionale.
Lo ricordiamo che le proposte sono state presentate dalla Commissione nel giugno 2023 nell’ambito del pacchetto sulla sicurezza marittima. Come stabilito nel Green Deal dell’UE, nella strategia per una mobilità intelligente e sostenibile e nel piano d’azione per l’inquinamento zero, la Commissione si è impegnata a definire il trasporto marittimo su un percorso verso l’azzeramento delle emissioni, dell’inquinamento e degli incidenti.