Per una compiuta transizione energetica occorre realizzare una transizione verso le materie prime

Porto di Rotterdam,

(, zona industriale; foto courtesy Authoriry Port of Rotterdam)

ll presso l’Autorità Portuale di Rotterdam

Rotterdam. Lo scorso 8 febbraio, l’Autorità Portuale di Rotterdam e l’Istituto per la Tecnologia di Processo Sostenibile hanno organizzato congiuntamente una conferenza sulla transizione delle materie prime.
I Paesi Bassi e l’Europa hanno l’ambizione di essere non solo CO2 neutrale entro il 2050, ma anche di avere un’economia pienamente circolare. Molte materie prime vengono consegnate a Rotterdam per essere lavorate dall’industria o trasportate altrove.

Maud Eijgendaal (40 anni) è il Programme Manager impegnata nella transizione delle materie prime per l’Autorità Portuale di Rotterdam. Manager che conosce benissimo i combustibili alternativi a livello professionale ha contribuito all’installazione di bunkeraggio di GNL nel porto. Ora lavora come Programme Manager Renewable Fuels & Chemicals per sviluppare un nuovo sistema di materie prime e combustibili che si concentra sull’espansione della produzione locale.

Il programma Renewable Fuels & Chemicals si concentra in particolare sulla sostituzione dei combustibili fossili e delle materie prime utilizzando, ad esempio, biomassa, materiali riciclati, idrogeno verde e CO2; l’ obiettivo è accelerare la transizione delle materie prime insieme al team dell’Autorità Portuale di Rotterdam, ai clienti e agli stakeholder.

“La transizione energetica sarà impossibile da realizzare senza una transizione verso le materie prime. Questo perché – ha detto la manager Maud – avrà un impatto sugli obiettivi climatici, poiché questi argomenti sono completamente intrecciati. Non si può avere l’uno senza l’altro. La transizione energetica sta ricevendo molta attenzione, e questo è un bene. Nel nostro programma, stiamo facendo del nostro meglio per sottolineare, sia internamente che esternamente, l’importanza della transizione verso le materie prime. Inoltre, siamo costantemente alla ricerca di clienti, progetti e investimenti che possano contribuirvi”- ha continuato la Dott.ssa Maud -.

Il problema rimane sempre da dove si otterranno materie prime a lungo termine per le costruzioni e soprattutto per nuovi elettrolizzatori per batterie per auto elettriche, e stato sottolineato durante la conferenza. L’Unione europea non è in grado di fornire adeguate quantità di materie prime essenziali, ed è nota la dipendenza da paesi terzi, che possiedono il 90 per cento della produzione mondiale, per alcune di queste materie prime essenziali.

Poi vi è il problema della gestione sostenibile delle materie prime – sempre più importante – per garantire che rimangano disponibili per le generazioni future e per ridurre l’impatto ambientale causato dalla loro estrazione e utilizzo.

I Paesi Bassi su tale argomento sono impegnati nella generazione di una quantità sufficiente di materie prime per soddisfare i loro bisogni e sta accelerando la transizione energetica; il programma sta valutando la fattibilità e le opportunità di raffinazione, importazione e utilizzo e riutilizzo delle materie prime all’interno del porto nel modo giusto. All’interno del porto di Rotterdam sono già state avviate diverse iniziative di economia circolare. La Maud indica che l’azienda TES che già opera nel porto olandese è una delle più grandi al mondo nel campo del riciclaggio delle batterie e dei rifiuti elettronici.

L’altra parte del programma dell’Autorità Portuale di Rotterdam è la creazione di un nuovo sistema di combustibili di successo, anche se per realizzare un’economia circolare, si dovrà abbandonare l’uso di combustibili fossili. Soprattutto in alcuni settori, come l’aviazione e il trasporto marittimo, i carburanti saranno necessari per il prossimo futuro e si cercano alternative sostenibili.

Nel Porto di Rotterdam è presente operativamente un grande cluster petrolchimico e di combustibili, rappresentando il porto uno dei più grandi cluster di biocarburanti al mondo, una posizione che l’Autorità vuole espandere nei prossimi anni. La filosofia dellìAutorità di Rotterdam, come complesso portuale e industriale, è di lavorare per mettere insieme i passi per arrivare ai biocarburanti, attraverso i biocarburanti. Anche se non sono ancora stati fissati obiettivi in tempo reale per la catena di approvvigionamento in termini di emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita di tutti i prodotti che un’azienda acquista, produce e/o vende.