Mar Rosso: Houthi minacciano l’Italia, Brindisi si prepara per la missione UE

Mar Rosso, Houthi minacciano l'Italia,

Tajani: “Non ci faremo intimidire”

Roma. L'Italia avrà il comando tattico di ‘Aspides', missione operativa aeronavale, come deciso dal Governo di contribuire inviando anche il cacciatorpediniere lanciamissili ‘Caio Duilio' (D 554) della classe Orizzonte o Andrea Doria. I due classe Orizzonte sono lunghi 142 metri per 20,3 metri di larghezza e un dislocamento di circa 7mila tonnellate a pieno carico. L'impianto propulsivo delle navi è di tipo Codog (Combination of Diesel or Gas) capace di erogare una potenza combinata di più di 33mila cavalli (27 da turbina e 5 da diesel) e in grado di spingere le unità a una velocità di circa 29 nodi.

L'autonomia (stimata) è di 11mila chilometri a 18 nodi che diventano 6400 a 25 nodi. La nave di questa classe è resa ‘invisibile' ai radar, grazie allo scafo ed alle sovrastrutture che hanno le forme consigliate dalla tecnologia ‘stealth', accrescendo anche al massimo la qualità di tenuta al mare, condizione considerata essenziale per garantire il massimo grado di operatività e di comfort anche in condizioni meteo avverse. L'equipaggio del “Duilio” è composto da 24 ufficiali, 53 sottufficiali, 33 sergenti e 79 comuni per un totale di 189 uomini, a cui possono aggiungersi 13 del gruppo elicotteri, 20 del “comando complesso” e 8 fanti di marina del Battaglione San Marco.

Parlando con l'Adnkronos, Amer, vice capo dell'Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi), ha affermato che la decisione di guidare la missione per intercettare i missili yemeniti che prendono di mira le navi israeliane o quelle dirette nello Stato ebraico è “pericolosa” per l'Italia e “la conduce allo scontro diretto con il nostro Paese”.

Amer ha insistito sul fatto che non esiste alcuna minaccia per la navigazione in generale, ma solo per le navi israeliane, americane e britanniche che attraversano il , il Bab al-Mandab, il Mar Arabico e il Golfo di Adena causa della loro aggressione contro lo Yemen.

Il Ministro Tajani ha replicato: “Non ci faremo intimidire”. “Il porto di Trieste, insieme a quello di Brindisi, di Gioia Tauro e Genova, soffre a causa delle violenze degli Houthi. Per questo l'Italia è stata protagonista nell'inviare una missione militare europea a difesa del traffico marittimo nell'area del Mar Rosso”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Proteggeremo le nostre navi, non ci faremo intimidire e ci auguriamo che si possa presto arrivare a una soluzione positiva in quell'area, alla pace anche se non è facile e quindi anche disinnescare ciò che sta accadendo nello Yemen con i ribelli Houthi che attaccano i mercantili che passano nel Mar Rosso”, ha detto.

“Noi siamo presenti con la nostra Marina Militare e difenderemo le nostre navi mercantili. Siamo un Paese che ha il 40% del proprio Pil che dipende dalle esportazioni e non possiamo permetterci che l'impossibilità di esportare in quell'area provochi danni ai nostri porti e alle nostre imprese. Ecco perché – ha aggiunto Tajani – questa missione militare l'abbiamo fortemente voluta, la Germania e la Francia ci hanno seguito quindi sono due missioni militari, una contro la pirateria e una contro le minacce che arrivano dagli Houthi dove l'Italia è protagonista e faremo di tutto perché continuino a transitare le nostre navi attraverso il Canale di Suez”.

Una parte importante (43%) del traffico commerciale marittimo italiano passa per quel Canale.

Dal Ministero della Difesa una nota sottolinea che “Minacce Houthi all'Italia per minare coesione Ue sono parte della loro guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare liberamente nel Mar Rosso le navi della Federazione Russa e della Cina ma non le altre, minacciare l'Italia per l'assunzione del comando tattico dell'Operazione ‘Aspides', che ha come unico scopo la difesa della nostre navi e della libera navigazione, sono tentativi di minare la coesione nostra e dell'Unione Europea”.

Prendendo il comando della missione europea nel Mar Rosso, l'Italia “mette a rischio la sicurezza delle sue navi militari e commerciali”. Lo ha riferito Nasr al-Din Amer, vice capo dell'Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi). “Colpiremo le navi che aggrediscono il nostro Paese o che ostacolano la decisione di impedire alle navi israeliane di attraversare il Mar Rosso”, ha aggiunto.