La petroliera russa inverte la rotta per sfuggire alle sanzioni USA

VesselFinder

(foto courtesy by )

Ha effettuato immediatamente una manovra classica di ‘inversione ad u’ della rotta al largo delle coste del Portogallo dopo essere stata sottoposta a sanzioni statunitensi

Washington. Si tratta di una petroliera, la NS Leader da 115.857 dwt, lunga 248,96 e larga 43,84 metri (costruita nel 2007), con un carico di greggio russo, venduto a novembre per più di 80 dollari al barile, secondo l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti.

Appena ieri, la crude oil tanker NS Leader è stata localizzata lungo le coste atlantiche del Regno Unito; la nave di proprietà della Federazione Russa navigava sotto la bandiera del Gabon. Alle 14.00 GMT di giovedì scorso la petroliera è stata raggiunta da misure sanzionatorie imposte da Washington mentre era diretta al porto di Primorsk, sul Mar Baltico, per imbarcare il suo prossimo carico tra circa 10 giorni; subito ha dimezzato la sua velocità, è tornata indietro e ha cambiato la sua destinazione in ‘in attesa di nuovi ordini’, come mostrano i dati di tracciamento della nave della VesselFinder. I dati suggeriscono che la petroliera ha effettuato tre viaggi da Primorsk alle raffinerie indiane da agosto.

La NS Leader è la settima nave collegata all’ SCF (Sovcomflot) e la 27esima in assoluto ad essere inserita nella lista nera da quando gli Stati Uniti hanno iniziato una campagna più impegnativa di applicazione contro le violazioni del tetto dei prezzi in ottobre.

Due mesi prima, dopo essere stata anch’essa sanzionata, la Viktor Bakaev aveva eseguito la stessa manovra in una località simile, abbandonando il viaggio verso un altro terminal di esportazione di petrolio russo. Ora è ancorata nel Mar Nero e da allora non ha più trasportato un altro carico, come mostrano i dati di spedizione.
Il Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato la NS Leader Shipping Incorporated, registrata in Liberia, che è il proprietario registrato della NS Leader. Ha anche sanzionato Zeenit Supply and Trading DMCC, Talassa Shipping DMCC e Oil Tankers SCF Mgmt FZCO, con sede negli Emirati Arabi Uniti.

Il funzionario del Tesoro degli Stati Uniti Brian Nelson ha affermato che “l’azione contro le navi che violano il tetto al prezzo del petrolio russo dovrebbe servire come un avvertimento continuo che possiamo e faremo rispettare le violazioni del tetto”.

La petroliera NS Leader non è estranea alle polemiche. Un mese dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, la petroliera era attraccata a Omislj, in Croazia, scaricando petrolio russo. Gli attivisti di Greenpeace hanno inscenato una protesta contro l’uso del petrolio russo in Croazia e nell’Unione Europea; gli ambientalisti chiedevano la fine di tutti i combustibili fossili, ma anche di fermare immediatamente l’importazione di petrolio russo.

Da quando gli Stati Uniti e gli alleati occidentali hanno iniziato i loro sforzi per far rispettare il tetto ai prezzi, ci sono state altre segnalazioni di interruzioni del flusso di petrolio russo. Il Tesoro degli USA ha riferito che gli operatori di petroliere greche stanno abbandonando il commercio russo per timore di sanzioni di ritorsione.

protesta di Greenpeace

NS Leader attraccata in Croazia come sfondo per una ; foto courtesy by Greenpeace)