(Le sanzioni riguardano il comandante che ha organizzato l’attacco alla Galaxy Leader a novembre; foto by Houthi Military Media)
Gli Stati Uniti e il Regno Unito, per la prima volta dall’inizio degli attacchi nel Mar Rosso nel novembre 2023, hanno imposto sanzioni coordinate contro la leadership degli Houthi.
Londra. La strategia delle sanzioni, prospettata dagli USA e dal Regno Unito, arriva per l’incapacità di fermare gli attacchi degli Houthi. I due paesi affermano che il programma annunciato ieri è stato progettato per interrompere la capacità del gruppo ribelle di effettuare attacchi al trasporto marittimo internazionale.
Gli obiettivi del programma sanzionatorio mirano a quelle che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno definito ‘quattro figure chiave degli Houthi coinvolte negli attacchi’.
Le sanzioni riguardano il comandante designato degli Houthi delle forze navali e il ministro della Difesa, in quanto coinvolti nel coordinamento dei recenti attacchi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
Le quattro persone citate nelle sanzioni sono state identificate dagli Stati Uniti come Mohamed al-Atifi, ‘Ministro della Difesa’ degli Houthi; Muhammad Fadl Abd al-Nabi, ‘comandante’ delle Forze Navali degli Houthi; Muhammad Ali al-Qadiri, ‘Capo delle Forze di Difesa Costiera’ degli Houthi e ‘Direttore del Collegio Navale Houthi’, e Muhammad Ahmad al-Talibi, ‘Direttore degli Appalti’.
I funzionari statunitensi hanno anche citato nel progranna delle sanzioni i guerriglieri che tengono in ostaggio equipaggi civili e in particolare quelli relativi all’incidente di novembre in cui le forze Houthi hanno abbordato e dirottato la nave mercantile Galaxy Leader mentre era in navigazione nel Mar Rosso.
L’azione sanzionatoria congiunta con il Regno Unito fa seguito all’annuncio del 17 gennaio da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che ha designato nuovamente gli Houthi come ‘organizzazione terroristica’. E prima che tale ‘designazione terroristica’ diventi effettiva, il 16 febbraio, le sanzioni servono a promuovere ulteriormente la responsabilità per i recenti atti terroristici del gruppo.
Il porgramma di sanzioni congela tutti i beni legati agli individui negli Stati Uniti e vieta i rapporti commerciali con gli individui. Gli Stati Uniti hanno anche emanato sanzioni contro le petroliere e le entità coinvolte nel commercio di petrolio iraniano che, a loro dire, finanziavano le attività degli Houthi.
Il Regno Unito ha inoltre imposto il congelamento dei beni, l’embargo sulle armi e il divieto a viaggiare. Hanno inoltre ribadito che ciò si aggiunge alle sanzioni preesistenti nei confronti di 11 persone e due entità Houthi e alle sanzioni delle Nazioni Unite imposte nel febbraio 2021.
La mossa di ieri arriva mentre la coalizione guidata dagli Stati Uniti continua a lottare per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso. Altri vettori hanno annunciato che stanno dirottando anche le spedizioni di petrolio e gas, con QatarEnergy che avverte ora di potenziali interruzioni.
“Possiamo degradare la loro capacità di attaccare il trasporto marittimo internazionale”, ha detto il Ministro degli Esteri britannico David Cameron. “Siamo determinati a proteggere la libertà di navigazione. Sosterremo le nostre parole con i fatti”. Il Regno Unito ha anche sottolineato che gli Houthi stanno ‘mettendo in pericolo la consegna di aiuti vitali che raggiungono lo Yemen, che dipende dalle importazioni di prodotti alimentari’.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto due round di attacchi coordinati contro le posizioni degli Houthi, oltre a molteplici attacchi da parte degli Stati Uniti. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha riferito di aver eliminato siti missilistici che erano pronti per il lancio, così come i radar.
Il portavoce degli Houthi continua a promettere rappresaglie per ogni attacco, con il gruppo che ha detto che trasformerebbe il Mar Rosso in un ‘cimitero’.
Il conteggio ufficiale del numero di incidenti varia; le Organizzazioni del Commercio Marittimo del Regno Unito hanno segnalato finora 19 incidenti nel 2024 dopo aver emesso 24 avvisi di incidente nel 2023. L’operazione EUNAVFOR responsabile dell’area, ATALANTA, conta 43 imbarcazioni coinvolte in incidenti da novembre.