Londra. I paesi della regione del Mar Rosso devono migliorare la ‘safety plane’ per proteggere i marittimi a rischio mentre gli attacchi alla navigazione mercantile peggiorano. Questa è la richiesta fatta dallo shipping internazionale agli Stati e ai Governi interesati, in un incontro mirato l’altro giorno.
Gli attacchi alle navi da parte della milizia Houthi yemenita alleata dell’Iran da novembre hanno rallentato il commercio tra Asia ed Europa e hanno allarmato le principali potenze in un’escalation della guerra tra Israele e i militanti palestinesi di Hamas a Gaza.
“I marittimi sono stati vittime innocenti, ha detto Arsenio Dominguez, Segretario generale IMO, intervennendo all’incontro dell’altro giorno con i funzionari dell’industria marittima, aggiungendo che la libertà di navigazione deve essere rispettata, per garantire il flusso di merci via mare”.
Stephen Cotton, Segretario generale dell’International Transport Workers’ Federation (ITF), la principale organizzazione sindacale dei marittimi, ha dichiarato che l’organismo è “molto preoccupato”, aggiungendo che “la sicurezza dei marittimi deve essere la priorità numero uno”.
Gli Houthi trattengono ancora 25 membri dell’equipaggio della Galaxy Leader, che è stata dirottata dal gruppo militante lo scorso 19 novembre. Cotton ha detto che l’equipaggio del Galaxy Leader deve essere rilasciato incondizionatamente.
La Marina Militare indiana – ha dichiarato – di aver salvato l’equipaggio di una nave di proprietà statunitense nel Golfo di Aden dopo un attacco degli Houthi.
A dicembre le aree ritenute belliche e ad alto rischio sono state estese nell’area meridionale del Mar Rosso come parte di accordi negoziati tra marittimi e compagnie di navigazione commerciali, noti come IBF. Lo ricordiamo, IBF (International Bargaining Forum) è l’organismo che si occupa della negoziazione dei rapporti di lavoro dei marittimi.
Gli avvocati hanno affermato che la misura ha aumentato la protezione per i marittimi.
“Questa designazione innesca un aumento dei costi per gli armatori, poiché i marittimi coperti dagli accordi IBF hanno diritto al doppio della loro paga base, insieme a un doppio risarcimento per morte o invalidità”, ha dichiarato David Ashmore, avvocato lavorista presso lo Studio Legale Globale Reed Smith.
Si stima che circa il 12% del commercio mondiale passi attraverso il Mar Rosso.