La crisi del Mar Rosso e EU-ETS minacciano i porti italiani

Domenico De Rosa, CEO di SMET

(Foto courtesy SMET)

Preoccupazione espressa dal Gruppo logistico SMET sull'impatto del conflitto in Mar Rosso per la catena logistica

Salerno. , e socio fondatore di ALIS, intervenendo l'altro giorno sull'escalation del conflitto in Mar Rosso, oltre a condannare la guerra come tale, ha commentato l'impatto che una tale crisi geografica sta portando al sistema del trasporto marittimo globale e alla logistica.

“Attenzione al forte rischio di un nuovo picco inflattivo a causa della guerra nel Mar Rosso e della nuova tassazione europea sul trasporto marittimo – ha detto De Rosa – : le guerre non producono solo morte e distruzione, ma contribuiscono in maniera significativa anche al cambio delle rotte logistiche, modificando significativamente i tempi e i relativi costi per gli approvvigionamenti globali”.

“Le conseguenze si stanno estendendo rapidamente sull'intero scenario mediorientale e stanno causando un aumento dei costi del trasporto marittimo che transita nel Canale di Suez – continua De Rosa -. Ciò avviene soprattutto per le azioni degli Houthi verso quelle navi in transito davanti alle coste dello Yemen e che ritengono legate a Israele. Queste azioni hanno causato un immediato aumento dei premi assicurativi per i mercantili che transitano in quell'area. Il rischio è alto per tutti perché gli Houthi considerano come bersaglio qualsiasi nave che secondo loro abbia legami con Israele. Sappiamo, però, che c'è una complessità dell'organizzazione del trasporto marittimo globale che rende difficile identificare una nave con una singola nazione. Non conta solo la bandiera: In gioco ci sono la proprietà della nave, la società che la noleggia e quella che la usa. Per contrastare gli attacchi degli Houthi, Stati Uniti e Gran Bretagna stanno rinforzando la presenza di navi militari nell'area”.

Per il CEO di SMET “la situazione è sempre più complessa e il fattore determinante sull'aumento dei costi della navigazione è il cambiamento delle rotte per evitare proprio il Mar Rosso optando per la circumnavigazione dell'Africa. Questa condizione terroristica nel Mar Rosso potrebbe essere il più pericoloso generatore di una nuova inflazione globale”.
Non c'è, però, il solo conflitto a preoccupare trasporti marittimi e logistica.

“A questo, si aggiunge l'applicazione degli ETS sul trasporto marittimo, una tassa imposta dall'Unione Europea sulle emissioni di CO2 delle sole navi europee che è stata applicata dal primo giorno del 2024, costringendo di fatto gli armatori a adeguare il proprio listino noli – spiega De Rosa -. Circa 260 euro in più sulla tratta marittima andata e ritorno tra Catania e Ravenna, circa 200 euro tra Catania e Genova/Livorno, un aumento di circa il 15/20% su tutte le tratte marittime ro-ro. Un aumento dei costi che, per alcuni beni, avrà un impatto disastroso, e che metterà in seria difficoltà le imprese nell'area dell'Italia insulare. Vediamo come i porti siano altamente sensibili e ora più che mai dobbiamo avere cura della più importante industria della nostra Provincia e fare le scelte giuste per il rilancio di questa infrastruttura strategica (il Porto di Salerno), non solo per la nostra terra ma per l'intero Mezzogiorno d'Italia”.

L'auspicio di De Rosa è che il nuovo Parlamento Europeo “possa rivalutare l'effettiva utilità di questa tassazione, che non produce alcun effetto benefico per l'ambiente ma piuttosto genera maggiori costi ai consumatori europei. I cittadini europei sono già provati da anni di grande complessità, soprattutto in Italia, dove in tanti hanno visto il proprio potere d'acquisto assottigliarsi anno dopo anno”.

L'azienda è focalizzata sul trasporto di prodotti petroliferi e di olio combustibile per altiforni. Inoltre, l'azienda opera il trasporto di merci pericolose, come gas criogenici, ossigeno e altri gas, nonché il trasporto di vetture per saloni o autovetture storiche. Il trasporto intermodale marittimo è la soluzione di trasporto merci basata sull'integrazione del trasporto merci su strada e del trasporto merci marittimo. Già da molti anni SMET è attivo nel settore dello Shipping Short Sea, offrendo ai propri clienti tutti i vantaggi di questo genere di trasporto merci. Affidabilità, concretezza e professionalità hanno permesso a SMET di acquisire, negli anni, una credibilità tale da poter diventare una realtà di riferimento in tutti i settori della logistica integrata. L'azienda ha circa 20 sedi in Italia e 14 in Europa, arrivando a impiegare circa 1400 lavoratori.