Crisi del Mar Rosso si trasforma in crisi del gas?

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Il Qatar ferma cinque gasiere dirette in Europa

Doha. La situazione nel si sta complicando. Aumentano i rischi per il transito di navi nella regione, dopo gli ultimi attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen.
Lo sostiene una nota dell'Agenzia Bloomberg. Almeno cinque navi metaniere di GNL gestite dalla QatarEnergy sono state fermate e secondo i dati (AIS) di tracciamento delle navi compilati da Bloomberg, il commercio del si complica.

Gli Houthi – fino ad oggi – non hanno attaccato nessuna nave che trasporta gas da quando hanno iniziato a colpire le imbarcazioni commerciali a metà novembre. Il Qatar non intende transitare attraverso lo Stretto Bab el-Mandeb per la tensione che si è venuta a creare dopo gli attacchi guidati dagli Stati Uniti.

Le navi Al Ghariya, Al Huwaila e Al Nuaman hanno caricato gas a Ras Laffan e mentre navigavano dirigendo verso il Canale di Suez, prima di fare scalo in Oman il 14 gennaio, sono state fermate. L'altra nave, Al Rekayyat, che stava tornando in Qatar, si è fermata lungo il suo percorso il 13 gennaio.

La nota di QatarEnergy dice che “È una pausa per ricevere consigli sulla sicurezza, se il passaggio (attraverso il) Mar Rosso rimane pericoloso, passeremo dal Capo”. La rotta più lunga attorno al Capo di Buona Speranza, scelta da diverse compagnie di navigazione, può aggiungere circa nove giorni al normale viaggio di 18 giorni verso l'Europa.

La nazione del Golfo Persico – uno dei maggiori esportatori di GNL al mondo – era stata finora tra i pochi fornitori di gas che continuavano a utilizzare il Mar Rosso per inviare carburante in Europa.
Il Qatar è il più grande esportatore di GNL in Europa dopo gli Stati Uniti e in genere invia i suoi carichi attraverso le vie navigabili, dato che l'alternativa è la rotta molto più lunga attorno alla punta meridionale dell'Africa. Lo scorso anno ha rappresentato circa il 13% del consumo dell'Europa occidentale.

L'Italia è una nazione vulnerabile e sarà difficile sopportare una tale crisi, perché sta diventando sempre più dipendente dalle importazioni di GNL. A dicembre scorso, dopo il gas dall'Algeria, l'Italia ha attinto proprio al GNL per il suo bisogno energetico e il Qatar è il principale esportatore di gas naturale liquefatto verso l'Italia.

L'allerta su quanto sta succedendo nel Mar Rosso e dinanzi alle notizie di uno stop di carichi di GNL dal Qatar non è ancora un allarme.

L'Italia, però, è attenta agli sviluppi di questa complicata vicenda che mette a rischio le forniture nel medio-lungo periodo. Tuttavia, è improbabile che si verifichino carenze nel breve termine secondo gli analisti. L'Europa è infatti ben fornita e la domanda industriale rimane contenuta. I prezzi di riferimento del gas europeo sono scesi del 3,7% e vengono scambiati vicino al livello più basso dall'agosto 2023.

Riportiamo i dati degli esportatori di GNL in Italia relativi al primo trimestre 2023