(Porto di Taranto)
Taranto. L’avventura della Kalypso su Taranto è finita. La compagnia di navigazione aveva sostituito la San Cataldo Container Terminal di Taranto in uno dei servizi che riteneva di operare stabilmente. Rimasta senza traffico, sulle banchine di Taranto ci prova ora la Ignazio Messina.
La guerra in corso tra Israele e Hamas ha paralizzato la linea di container italiana. È scoppiato un conflitto charter tra Kalypso e Zhonggu Shipping, con il fornitore cinese di carico che si è rifiutato di consentire alle sue quattro navi da 2.518 teu di fare scalo in Israele, nel porto di Ashdod per lo sbarco di centinaia di container. Le navi erano state impiegate sul servizio Marco Polo di Kalypso che collegava l’Asia con il Mediterraneo.
Intanto, la compagnia di navigazione genovese, Kalypso Compagnia di Navigazione, nata appena nel 2021, ha presentato istanza di liquidazione. La Kalypso è la filiale di shipping lines della società di spedizioni italiana Rif Line, che è entrata nel commercio Asia – Europa durante la pandemia di covid.
Così, con il ‘fermo’ della nave portacontainer Zhong Gu Xiong An, approdata a Taranto la scorsa settimana, da parte di un creditore, (il trader Integr8) per forniture di carburante non pagate (2 milioni di euro), è stata dichiarata aperta la cd ‘liquidazione’. Altre due navi – la Zhong Gu Lin Ji e la Zhong Gu Jing Kou – si trovano al largo della Cina cariche di container pieni e vuoti in attesa di istruzioni. A gestire la procedura verso un concordato preventivo sarà lo staff del commercialista milanese Pietro Paolo Rampino, amministratore delegato della società Oesse Consulting Srl, nonché co-fodatore e vicepresidente della Italian Arab Chamber of Commerce.
Le aziende che vantano crediti insoluti con la Kalypso Compagnia di Navigazione in realtà sono molte e a loro non resterà ora che rivolgersi al liquidatore per essere ammessi al riconoscimento del passivo con minime speranze di poter ottenere un elevato rimborso di quanto loro spettante.
L’iniziativa imprenditoriale della Kalypso, lanciata da Francesco Isola e soci, aveva obiettivi grandi, decidendo di avviare una propria linea noleggiando alcune navi portacontainer e offrendo collegamenti diretti (senza scali intermedi) fra Cina, Bangladesh e Italia; inizialmente solo Civitavecchia, ma poi anche Salerno, Spezia, Ravenna, Taranto e infine Gaeta. Ad oggi la shipping line parte del gruppo spedizioni di Rif Line risulta solo operatore e non proprietario. Inizio 2023, aveva lanciato la nascita di una nuova compagnia di navigazione controllata da Rif Line International e specializzata nei trasporti marittimi ‘espresso’ con navi di taglia piccola (circa 2.500 teu di portata); ma con poca fortuna visto che i noli marittimi non erano più favorevoli alla Kalypso e non giustificavano tali investimenti. Nel maggio 2023, sempre per ragioni economiche, la Kalypso aveva interrotto la linea con gli Stati Uniti – New York – utilizzando la portacontainer Burgundy, acquistata con un finanziamento agevolato.
Con la messa in liquidazione, termina l’esperienza di questa compagnia di navigazione italiana.
Su Taranto ora è interessata la Ignazio Messina, compagnia che ha effettuato alcuni scali e qualche treno dal porto ionico e in parte per recuperare i vuoti della Kalypso. La Messina sta pianificando altre toccate su Taranto e magari con rapporto/condizioni con il terminalista più stabile.
“L’auspicio di tutti è che questa presenza possa consolidarsi” ha dichiarato alla stampa Giuseppe Melucci, presidente di Raccomar Taranto e amministratore di M-Log, l’agenzia scelta da Ignazio Messina & C a farsi rappresentare nello scalo ionico. “La compagnia Messina – ha dichiarato l’Agente marittimo Melucci, cugino del Sindaco della città ionica – è seria e sembra avere solide intenzioni. Speriamo cominci un’operazione commerciale coinvolgendo spedizionieri, trasportatori e doganalisti per acquisire il carico, dare valore aggiunto agli approdi e muovere tutta una catena”.