(Le navi a North sono state fermate, mentre la portacontainer ONE aveva bloccato uno delle imboccature del Canale; foto courtesy SCA)
Port Said. L’Autorità del Canale di Suez ha comunicato ieri sera la ripresa dei transiti del versante north del Canale, dopo che la portacontainer Ocean Network Express (ONE) aveva urtato il ponte galleggiante Mansi, interrompendo il convoglio in direzione nord.
Almeno sei navi erano state fermate nonostante l’incidente avesse interessato un tratto di canale in cui è consentito il transito a due corsie e comunque da subito la SCA ha fatto deviare le navi verso il canale occidentale per completare il viaggio.
La portacontainer ONE Orpheus, di 104.525 dwt costruita nel 2008 e gestita dalla NYK per conto di ONE, ha iniziato il transito nella mattinata di ieri, proveniente dal Giappone, Singapore e diretta a Rotterdam in Olanda. L’Autorità del Canale di Suez ha riferito che la nave a seguito dell’avaria del timone ha subito un blackout alla ‘ruota a caviglie’ compromettendone il governo e portandola a collidere con un ponte galleggiante vicino alla sponda del canale. La nave ha una lunghezza di 336 metri (1.132 piedi) e ha una capacità di 9.040 teu.
Le immagini dell’incidente che appaiono nei media egiziani – Sada Elbalad news – mostrano che la nave nell’entrare nel canale ha urtato con la prua il ponte galleggiante tagliandolo e poi si è traversata.
L’incidente si è verificato a nord di Great Bitter Lake e in una zona dove ci sono due canali. Tuttavia, i segnali AIS mostrano una portacontainer MSC dietro la nave ONE, nonché navi cisterna, GNL e vettori di GPL che erano anche nel convoglio. L’Autorità del Canale ha riferito che, informata dell’incidente, ha ordinato subito alle navi nel convoglio in direzione nord di ormeggiare ancorandosi, mentre quattro rimorchiatori sono stati avviati per assistere la nave portacontainer in avaria.
Dopo diverse ore, i rimorchiati sono stati in grado di liberare la ONE Orpheus e farle riprendere il viaggio verso nord scortata dai rimorchiatori. Anche le sei navi direttamente dietro la nave Orpheus sono state in grado di riprendere il loro viaggio.
Dopo la mezzanotte ora locale, l’ONE Orpheus giunta sul lato nord del Canale di Suez è stata ancorata al largo di Port Said. Alle 0230 del mattino, i segnali dell’AIS mostrano che l’ultimo convoglio in direzione nord si stava avvicinando anche a Port Said.
Ancora una volta un incidente potrebbe mettere in crisi il trasporto marittimo con tutta la sua filiera logistica di consegna delle merci.
L’incidente cade in un momento in cui il Canale di Suez sta vivendo volumi record ed è sottoposto a una maggiore pressione in quanto le navi hanno iniziato a deviare dal Canale di Panama mentre gli attacchi nel Mar Rosso stanno minacciando il traffico. A novembre, l’Autorità del Canale di Suez ha segnalato nuovi record nel numero di navi e tonnellaggio che passavano attraverso il canale.
Il mese scorso, il traffico navale è aumentato di oltre il 4% nel Canale di Suez rispetto a novembre 2022, con un totale di 2.264 navi che effettuano il transito rispetto a 2.171 navi un anno prima, o un aumento di 93 navi. Il tonnellaggio netto è aumentato di oltre l’8% per raggiungere un totale di 135,5 milioni di tonnellate, rispetto ai 125,2 milioni di tonnellate nel novembre 2022.
(I rimorchiatori della SCA sono stati in grado di riposizionare l’ONE Orpheus in modo che la nave potesse riprendere il transito verso nord; foto courtesy SCA)
(0529 P.M. 06.12.2023: La M/V ONE Orpheus incagliata nel canale orientale del convoglio diretto a nord poche ore fa; foto courtesy VesselTraffic)
(Le prime immagini dell’incidente della nave portacontainer by Sada Elbalad news)