(Foto courtesy Euronav)
La compagnia petrolifera norvegese Frontline ha completato ieri la vendita delle sue azioni in Euronav, consolidando l’acquisizione di una flotta di 24 grandi petroliere VLCC.
Anversa. La transazione fa parte di un accordo con il maggiore azionista di Euronav CMB NV (Compagnie Maritime Belge), ponendo formalmente fine allo stallo nella compagnia di navigazione belga dopo che Frontline si è ritirata dalla sua offerta di fusione.
Come annunciato ieri, Frontline e Famatown Finance Limited hanno concordato di vendere tutte le loro azioni (26,12%) in Euronav a CMB ad un prezzo di 18,43 dollari per azione in cambio della quota della flotta ECO VLCC della società.
La mossa è di importanza strategica in un momento di deficit di capacità previsto nel settore a causa della ridotta capacità di cantiere, in quanto i cantieri navali sono per lo più pieni di ordini provenienti da altri settori, come il gas naturale liquefatto (GNL) e il trasporto di container. Pertanto, le prime slot per la nuova costruzione non sono attese fino al 2026, con ordini sostanziali non previsti fino al 2027. Si prevede che il profilo ECO di una nave svolgerà un ruolo importante nella sua capacità di guadagno, soprattutto nel contesto di normative ambientali sempre più severe.
L’accordo, raggiunto ieri, dovrebbe fornire un po’ di respiro per Euronav dopo l’uscita di Frontline dopo aver dovuto affrontare tattiche piuttosto aggressive da parte del gigante norvegese delle spedizioni. In particolare, la Compagnie maritime Belge è diventata l’azionista di maggioranza di Euronav con il 49,05% di proprietà delle azioni emesse dalla società, traducendosi in un attestante 53% dei diritti di voto e un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria prevista per la fine di quest’anno.
Alexander Saverys, amministratore delegato del gruppo CMB, è stato nominato CEO di Euronav.
“Siamo molto lieti che l’accordo con Frontline e Famatown sia diventato efficace. Risolve lo stallo strategico e strutturale di Euronav e consente a un nuovo Consiglio di amministrazione e a un nuovo team di gestione di scrivere un nuovo capitolo per Euronav”, ha affermato Alexander Saverys.
“Il nostro obiettivo immediato – continua la nota odierna di Saverys – sarà quello di continuare a gestire l’azienda come piattaforma di petroliere best-in-class, mentre allo stesso tempo ci impegneremo con il nuovo Consiglio di Sorveglianza su come eseguire una strategia sulla diversificazione e la decarbonizzazione”.
CMB ha già delineato un piano strategico per Euronav, incentrato su tre pilastri chiave: diversificazione della flotta, decarbonizzazione e ottimizzazione. Questa diversificazione includerà l’acquisizione di un tonnellaggio sicuro di seconda mano, l’ordinazione di nuove navi e potenzialmente l’aggiunta di parte o intere flotte CMB e CMB.TECH al portafoglio di Euronav, con particolare attenzione alle navi a basse emissioni di carbonio, all’idrogeno e alle navi alimentate con ammoniaca. La flotta di proprietà e di Euronav è costituita da 1 V-Plus, 41 VLCC (con un’altra in costruzione), 22 Suezmax (con altre quattro in costruzione) e 2 navi FSO.