Nave da carico russa fermata e multata dall’Egitto per ancoraggio d’urgenza

Team della Capitaneria egiziana a bordo della nave

(; foto courtesy Egyptian Coast Guard)

Una più tasse giornaliere

Alessandria d’Egitto. La nave da carico generale russa, la ‘Pacific’, il 7 ottobre, mentre era in viaggio da Malta a un porto non specificato (molto probabilmente in un porto del Medio Oriente nel Mediterraneo, in Siria o in Israele o in Libano), al largo della costa egiziana nel Mediterraneo, si è ancorata dopo aver riscontrato un guasto al motore.

Il 12 ottobre la nave poi si è spostata nelle acque egiziane e per evitare la deriva si è ancorata lungo la costa mediterranea del villaggio Sidi Barrani, a un centinaio di chilometri dal confine libico, avvisando debitamente sull’emergenza tutte le parti, comprese le Autorità egiziane e il proprietario della nave.
Ancora oggi – 28 ottobre – la nave rimane all’àncora senza risoluzione della sanzione amministrativa e dei problemi tecnici.

Il fatto grave è che, all’insaputa del comandante, la nave è già stata venduta, o in procinto di cambiare proprietario (e bandiera). La compagnia di navigazione russa Leo Logistics dalla regione di Kaliningrad, nel Mar Baltico, diventerà il nuovo proprietario.

Questo viaggio interrotto doveva essere l’ultimo sotto il vecchio proprietario, e dopo aver completato il viaggio la nave doveva salpare per Kaliningrad, con nuove formalità e con il nuovo nome ‘Svetlogorsk’ iniziando una nuova linea di carico che collega la terraferma russa e la regione di Kaliningrad.

Le Autorità egiziane hanno dichiarato l’ancoraggio di emergenza della nave come illegale e hanno imposto pesanti multe: per aver violato il confine 10.000 USD; per l’ancoraggio non autorizzato di 10.000 USD; per l’AIS inoperabile 10.000 USD (inspiegabile,visto che l’AIS è in esecuzione, come dimostra la foto). Più tasse giornaliere: ore di moto o meno USD 250/giornalieri; monitoraggio radar USD 100/giornaliero; uso motovedetta di sicurezza USD 50/giornaliera.

La squadra della Guardia di frontiera è salita a bordo della nave il 13 ottobre e ha preso con sé passaporti e altri documenti di tutti i membri dell’equipaggio (russo). La nave è ancora sinistrata nella propulsione, inutilizzabile e necessita di rimorchio, per trasferirla in Turchia per le riparazioni.
La dispensa alimentare di bordo si stava esaurendo, ma le Autorità di Kaliningrad hanno affermato che un accordo è stato raggiunto attraverso il Consolato russo in Egitto, consentendo il rifornimento di viveri.

Le Autorità della regione di Kaliningrad hanno un interesse diretto su questa nave, poiché fa parte del progetto ‘Sea Bridge’, per rendere la regione indipendente dai corridoi terrestri, controllata da Stati Baltici ‘non ostili’, e dalle sanzioni. Tuttavia, non sono riusciti a fornire un rimorchiatore quando era ancora possibile evitare la deriva nelle acque egiziane, tra le date del 7 ottobre e del 12 ottobre, anche se sono stati tempestivamente informati dal capitano e hanno chiesto soccorso da subito.