(Il molo del World Trade Centre nel centro di Barcellona si chiuderà al traffico crocieristico questo mese; foto courtesy Port Authority)
Barcellona. Seguendo l’esempio di Venezia, l’Ajuntament de Barcelona ha deciso di trasferire tutte le grandi navi da crociera fuori dal suo nucleo centrale, riducendo l’inquinamento e il traffico pedonale in un famoso quartiere storico.
Il terminal del World Trade Centre della città vicino a Barceloneta è stato il principale luogo di ormeggio per le navi da crociera per anni. Si trova vicino al viale turistico della città vecchia, Las Ramblas, e il quartiere Gothic Quarter, la più antica area del nucleo della città.
Il turismo crocieristico è un importante motore economico per Barcellona e fino a 200.000 persone possono sbarcare in città in un dato mese. Ma come altre popolari destinazioni di crociera europee, Barcellona ha ripensato il suo rapporto con i visitatori.
“Il 40% delle navi da crociera si ferma per quattro ore. Non danno il ritorno economico della città e migliaia di persone sbarcano, creano grandi problemi di mobilità e poi se ne vanno”, ha detto il Sindaco Ada Colau alla stampa ripetutamente dall’inizio di quest’anno.
Anche la maggior parte dei turisti in crociera – sentiti da un sondaggio – concordano sul fatto che ci sono troppe persone nei punti più caldi più trafficati di Barcellona. Il sondaggio è stato eseguito da dall’Universitat Rovira i Virgili (Tarragona) commissionato dal Consiglio Comunale di Barcellona.
“Molti di questi cambiamenti non sono più percepiti come un evento eccezionale della stagione estiva: il sovraffollamento è diventato cronico durante tutto l’anno, specialmente nel distretto gotico e intorno alla Sagrada Familia”, ha detto il ricercatore universitario Aaron Gutiérrez.
Per ridurre l’impatto, Barcellona ha deliberato ‘navi da crociera fuori dal centro della città’.Tutte le scalate del porto delle navi passeggeri saranno gestite al molo Moll d’Adossat, situato lungo il frangiflutti del porto marittimo industriale a circa un miglio a sud.
Il cambiamento comporterà che i passeggeri dovranno utilizzare bus da e per il terminal dal nucleo della città.
Il cambiamento interesserà circa 300-340 call di scalo all’anno, secondo l’Authority del Porto di Barcellona. Anche se l’ordine entrerà in vigore la prossima settimana, l’ultima nave da crociera a che ha ormeggiato nel centro della città risale allo scorso 2 ottobre.
L’esempio di Venezia, che ha deciso di trasferire il traffico crocieristico fuori dal centro della città nel 2021, fa ‘scuola’ nei porti europei, come anche quello di Amsterdam.
Ottimizzare le spedizioni, i porti, i terminal marittimi e le operazioni logistiche, oggi, sono un problema importante affrontato da tutte le Autorità Portuali mediterranee, come quelle italiane: non serve più prendere decisioni per intuizione o per imitazione di altre realtà, senza un’adeguata analisi dei flussi marittimi che possa giustificare le decisioni adottate.
La Sindaca di Barcellona chiede da tempo che il numero di navi passeggeri sia ridotto e contingentato.
Dai dati monitorati dall’Agenzia Protezione Ambiente della Catalogna risulta che le navi da crociera provocano solo lo 0,73% delle emissioni di ossidi di azoto nella regione e lo 0,23% delle emissioni di particolato.
Barcellona ha sette terminal, tre sono gestiti da Global Ports e due da Carnival, mentre negli altri due MSC e Royal Caribbean hanno già effettuato forti investimenti: “Avremo le più rilevanti Compagnie di navigazione nel mondo in casa, cosa che non succede da nessuna altra parte”, secondo l’Autorità Portuale di Barcellona.