Partirà il prossimo 4 agosto Alberto Divella, atleta di Ilca 7 del Circolo della Vela Bari. Destinazione Campionati Europei giovanili in Norvegia. Ha le idee molto chiare, Alberto. Del resto non potrebbe essere diverso considerato che ama la matematica e le sue applicazioni in ogni aspetto della vita. A partire dalla vela. Gli piace a tal punto che su suggerimento della sua professoressa del liceo ha partecipato alle olimpiadi di matematica vincendo a livello regionale e accedendo a quelle nazionali.
Ma torniamo alla vela. L’avventura di Alberto in barca è iniziata a sei anni, perché era una bella attività per passare l’estate. Un po’ come tanti ragazzi che in queste settimane stanno frequentando i corsi di vela del CV Bari. Inizialmente quindi era solo un gioco, che per di più non lo entusiasmava più di tanto ma gli faceva delle ore spensierate in mare mentre mamma e papà erano ancora a lavoro. Poi pian piano ha scoperto la bellezza di questo sport e se ne è innamorato a tal punto che oggi dice “è parte di me”.
Da quando ha iniziato e fino al compimento del suo 11esimo compleanno Alberto ha partecipato a tantissime regate in Optimist, ottenendo buoni risultati a livello zonale e nazionale. Diventato troppo grande per salire ancora sull’Optimist, ma ancora troppo piccolo per entrare nel gruppo Laser (oggi Ilca), è passato per circa sei mesi sull’Open bic, dove ha ottenuto diversi podi nel circuito europeo, un 11° posto al Mondiale, un secondo posto al campionato italiano e numerosi podi nel circuito nazionale. Appena compiuti dodici anni però non ci ha pensato un minuto ed è subito passato Ilca 4 In questa classe, dopo il primo anno di esperienza e ambientamento già il secondo anno ha vinto il campionato zonale, ha ottenuto un ottimo risultato al campionato italiano, e ha fatto le prime esperienze internazionali. Nel 2020 è passato all’Ilca 6 dove però per il primo anno, a causa della pandemia, non ha potuto regatare ma solo allenarsi al massimo delle sue possibilità. Anche il secondo anno di Ilca 6 è stato molto complesso per via della sua fisicità: era diventato troppo alto e pesante per quella barca. A fine stagione, appena compiuti 16 anni (la minima età necessaria) ha cambiato ancora una volta classe passando nella classe olimpica Ilca 7 dimostrando da subito le sue capacità e iniziando ad essere convocato a tutti i raduni federali U21. Momenti di formazione molto impegnativi con 2/3 allenamenti al giorno per una settimana, che secondo Alberto sono stati uno strumento importante per la sua crescita e il miglioramento delle sue prestazioni.
«Da quando sono passato in Ilca 7 l’allenamento è diventato molto più metodico e costante. Faccio circa sette allenamenti a settimana cambiando programma in base alle esigenze del momento e al meteo. Mi alleno in palestra, barca e bicicletta. Ho incominciato ad andare in bici sotto consiglio del tecnico federale perché è una tipologia di allenamento specifico per i gruppi muscolari che si usano principalmente in barca – racconta Alberto -. Dopo essere uscito da scuola, a seconda del meteo decido se uscire in barca per affinare gli aspetti riguardanti la regata, oppure montare in sella alla mia bici da strada per allenarmi in diverse modalità in base al percorso, alla cadenza e alla potenza della pedalata. Tornato dall’allenamento mi dedico allo studio, l’anno prossimo frequenterò il quinto anno di liceo scientifico, cercando di finire tutto ciò che ho da fare entro le 21, così da potermi permettere anche una sessione in palestra. Infine non posso non ringraziare il mio istruttore e tutto il Circolo della Vela Bari che è una delle società più grandi di Italia che mi supporta in tutta la mia attività, cosa che altre società non fanno allo stesso modo».
«Alberto regata da giovanissimo in una classe olimpica molto difficile – commenta il suo istruttore Riccardo Sangiuliano, che lo segue da quando è entrato nella squadra Ilca del CV Bari -. Sono molto soddisfatto di lui e soprattutto dall’impegno e dalla dedizione che mette negli allenamenti, nelle regate e nello studio. Si sta impegnando molto per migliorare sia fisicamente che tecnicamente e sicuramente questo percorso alla lunga sarà ripagato».
Testa sulle spalle e obiettivi ben chiari in testa, Alberto non ha certo paura dei sacrifici, Alberto. «Per fare qualsiasi sport ad alto livello bisogna essere disposti a sacrificare molte cose, come non poter vivere la vita da adolescente, mentre invece bisogna pensare ad allenarsi ed organizzare trasferte» dice, mentre pensa contemporaneamente anche al suo futuro e valuta di iscriversi alla facoltà di Economia il prossimo anno.