Appuntamento da non perdere per gli appassionati del Dinghy 12′: dal 19 al 21 maggio nell’affascinante Golfo del Tigullio, con Santa Margherita e Portofino come scenari naturali, torna il Trofeo SIAD – Bombola d’Oro, una delle regate più amate giunta alla 26esima edizione, che è anche tappa italiana del Trofeo Cockshott, l’unico circuito internazionale dei Dinghy 12′.
L’evento sportivo, che vede tra gli iscritti anche un nutrito gruppo di equipaggi stranieri e che quest’anno torna ad essere anche una festa con tanti eventi ed occasioni di incontro per regatanti, amici e abitanti del luogo, è organizzato dallo Yacht Club Italiano e dal Gruppo SIAD, in collaborazione con il Circolo Velico di Santa Margherita Ligure, il Circolo Nautico di Rapallo su delega della FIV e con il patrocinio dei Comuni di Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo.
Diverse le categorie per aggiudicarsi il trofeo: il Trofeo Bombola d’Oro per il 1° classificato, il Trofeo Bombola d’Argento per il migliore degli scafi classici in legno, il premio Lady per il primo equipaggio femminile, la Coppa Allievi per il miglior timoniere Under 40, i trofei Master, Super Master e Legend (rispettivamente per i timonieri over 65, 75 e 80), il Trofeo Giovanni Falck per la squadra migliore e il Premio Style & Elegance in palio per ricordare Corrado Cohen.
Il Dinghy è un’imbarcazione lunga tre metri e mezzo e larga poco più di un metro che nasce nel 1913 dal progetto dell’inglese George Cockshott. Cockshott era un avvocato appassionato di progettazione, passione che lo portò a partecipare e vincere il concorso indetto dalla Boat Racing Association, che aveva come obiettivo la creazione di una deriva di piccole dimensioni che potesse diffondere la pratica della vela come sport perché economicamente più accessibile rispetto alle grandi barche da regata diffuse ai tempi. Da allora la storia del Dinghy è una storia di successi e di passione, inaugurata dalla partecipazione alle Olimpiadi già nel 1920 in Belgio e poi nel 1928 in Olanda, a seguito della quale venne creato il primo cantiere di Dinghy 12′ in Italia. Oggi il Dinghy, dopo oltre cent’anni, è riuscito a mantenere il suo fascino intatto nel tempo diventando un’icona della cultura sportiva marinara. Questa deriva, che si è evoluta negli anni passando dalla classica costruzione in legno anche a materiali più elaborati, permette una pratica velica dall’impatto ambientale nullo, che, abbinata all’economicità e alla facilità di manutenzione, può rispondere alla ricerca di purezza e di contatto diretto con il mare, diventando così simbolo di uno stile di vita pulito ed essenziale.
Tra gli iscritti sarà sorteggiato il donatore formale di un premio del valore di 10.000 euro da destinare alla Fondazione Tender To Nave Italia Onlus quale contributo al progetto indicato dalla Fondazione stessa per il 2023. La Fondazione, i cui soci sono la Marina Militare e lo Yacht Club Italiano, è un’organizzazione benefica che promuove la navigazione come strumento formativo e terapeutico per persone disabili e disagiate.
Foto: Andrea Carloni, Francesco Rastrelli