Situazione di tensione per la flotta che si compatta nel sedicesimo giorno della Leg 2 verso Città del Capo
Per quasi 4700 miglia, i cinque team IMOCA che partecipano alla Leg 2 di The Ocean Race hanno duellato a sud di Capo Verde per raggiungere il traguardo al largo del V+A Waterfront di Città del Capo.
Nella notte di mercoledì, la regata si è trasformata in una gara di velocità pura verso nord-est, mentre la flotta usciva dai Quaranta Ruggenti per puntare direttamente verso la città sudafricana.
Incredibilmente, venerdì a mezzogiorno UTC, il trio di testa composto da Team Malizia, Team Holcim PRB e 11th Hour Racing Team – è separato da meno di 2,5 miglia, mentre corre verso Città del Capo nel sedicesimo giorno di regata.
Tuttavia, c’è un altro “ostacolo” da superare. Una dorsale di alta pressione, con venti molto leggeri, si frappone tra i team e il traguardo. Le imbarcazioni di testa continuano a infilarsi nelle condizioni più leggere e a rallentare. Nel frattempo, l’ultima imbarcazione porta con sé venti freschi e riduce inesorabilmente il distacco.
GUYOT environnement – Team Europe, infatti, che al momento in cui ha puntato su Città del Capo aveva un distacco di oltre 510 miglia, ora si trova a meno di 240 miglia, un distacco che si riduce a ogni rilevamento delle posizioni.
“Ho appena fatto il routing (le previsioni meteo) per tutte le barche, e tutte sembra finiranno nel giro di 10 minuti!” ha detto lo skipper di Team Holcim PRB Kevin Escoffier, in quella che potrebbe essere, o meno, un’esagerazione. “Che razza di sport stiamo facendo quando facciamo quasi 20 giorni in mare, spingendo per ogni metro e poi alla fine tutto è deciso dalla meteo?!?!”.
“Ma si sa che la vela è così…”, ha concluso con una risata cupa. L’unica strategia rimasta, ha detto, è cercare di andare il più veloce possibile per il maggior tempo possibile. ” Staremo a vedere”.
Guardate Kevin Escoffier mentre affronta la realtà di un arrivo al fotofinish a Città del Capo
Questa è la dura verità nelle prossime 48 ore per gli equipaggi che sono fisicamente e mentalmente al limite. Ogni decisione è carica di significato, mentre si cerca di attraversare una dorsale di alta pressione larga 250 miglia – un mini Dodrum.
“Più ci avviciniamo al traguardo, meno vento avremo”, ha detto lo skipper di Biotherm Paul Meilhat. Il suo team si trova a quasi 100 miglia a nord-ovest del trio di testa e naviga in condizioni diverse. Sarà una condizione sufficiente per superare il gruppo?
“Speriamo di ridurre la distanza dai leader. Forse useremo una strategia diversa. Hanno lasciato aperta la possibilità di andare direttamente al traguardo (invece di risalire da sud)”.
E dopo la dorsale, uno sprint verso Città del Capo.
“… una volta superata questa terribile situazione meteorologica, avremo forse una regata costiera di un paio di centinaia di miglia fino al traguardo”, ha osservato Charlie Enright, skipper di 11th Hour Racing Team. “E se si crede ai computer che usiamo, tutti arriveranno a meno di 3 metri l’uno dall’altro, nonostante i 16 giorni in cui ci siamo fatti in quattro per arrivare qui. Ecco, questa è la fine della tappa 2!”.
L’arrivo è previsto a Città del Capo domenica 12 febbraio.
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Posizioni della seconda tappa alle 1200 UTC – 10 febbraio 2023
- Team Malizia, distanza dall’arrivo, 556,7 miglia
- Team Holcim-PRB, distanza dal leader, 556,7 miglia.
- 11th Hour Racing Team, distanza dal leader, 2,4 miglia
- Biotherm, distanza dal leader, 68 miglia.
- GUYOT environnement – Team Europe, distanza dal leader, 217,4 miglia
Foto: Antoine Auriol / Team Malizia
Charles Drapeau / GUYOT environnement – Team Europe
Anne Beauge / Biotherm