Si è svolta ieri a Trieste la conferenza finale del progetto Interreg Italia-Croazia “Deep sea” sul tema dello sviluppo di servizi di mobilità ad efficienza energetica per le marine dell’Adriatico, i cui lavori sono stati introdotti da Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile e Roberto Dipiazza sindaco di Trieste.
Intervenuto sia nel panel del turismo che in quello tecnologico il vicepresidente di Assonautica Italiana Marino Masiero, in rappresentanza della Camera di Commercio di Foggia, le cui presentazioni hanno riguardato la trasformazione dei porti turistici da aziende energivore a soggetti produttori di energia green proveniente dal micro eolico verticale, dal movimento delle maree e dalle onde marine e quindi la valenza del processo della transizione ecologica dei sistemi di propulsione delle barche. Quattro i sistemi tecnologici per ricavare energia dal mare per dare risposte concrete alle aziende portuali turistiche, ma anche alle comunità urbane di prossimità indicati da Masiero: ” sono tutte tecnologie in fase di sperimentazione avanzata. I porti turistici non sono luoghi ideali per un uso esteso di fotovoltaico, in compenso c’è grande abbondanza di vento, di maree e di onde. Si pensi che solo dalle onde degli oceani potremmo ricavare 5 volte l’intera energia che serve all’umanità per vivere, senza alcun impatto sul pianeta”.
Per quanto riguarda le onde Masiero ha presentato tre sistemi di assoluto interesse di cui uno costituito da una diga frangiflutti di nuova concezione in grado di generare 90.000 megawattora/anno per chilometro di lunghezza. Il sistema è costituito da una struttura in cemento armato che con il semplice moto delle onde comprime l’aria in una cassa di compensazione che a sua volta fa girare una turbina elettrica. Particolarmente seguita la presentazione del sistema che genera energia dalle maree. Si tratta di una microturbina da installare sugli ingressi dei porti, dove la spinta delle masse d’acqua genera flussi continui di marea ogni 6 ore. ” Si pensi che nello specchio acqueo di un porto turistico di medie dimensioni – ha spiegato – vengono generati flussi d’acqua, in entrata ed uscita, della grandezza che raggiunge sull’area nord adriatica il mezzo milione di metri cubi al giorno”
A margine del convegno Masiero ha avuto un lungo e proficuo colloquio con il presidente della Camera e vice presidente di Unioncamere – soggetto promotore di Deep Sea – Antonio Paoletti: ” l’eccellente collaborazione con i partner croati impone una seria riflessione per l’evoluzione di Deep – Sea nell’ottica di una forte, rapida e concreta messa a profitto delle sinergie emerse in questa fase di progetto” afferma Masiero. “Con Paoletti ci siamo dati appuntamento al Salone Nautico Internazionale di Venezia e al Blue Forum Italia Network ideato dal Presidente di Assonautica Italiana e Presidente di Si.Camera Giovanni Acampora, per presentare il progetto di innovazione energetica dei porti turistici e per creare in Adriatico una rete portuale di alto livello qualitativo in grado di attirare il segmento dei super, maxi, e mega yachts. Un settore ad alto valore aggiunto in grado di avviare processi di evoluzione sociale, tecnologica e culturale delle Comunità Costiere e delle grandi città marinare di tutto l’Adriatico.La Puglia è tra le regioni più attive per la nuova ed ambiziosa sfida” ha concluso Masiero.