(Foto courtesy Centrale cogenerativa (Ccgt) di Priolo Gargallo)
La centrale termoelettrica di Priolo Gargallo torna in vendita. Secondo il Garante l’operazione darebbe luogo alla costituzione e al rafforzamento di una posizione dominante in capo al compratore.
Genova. L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, già a settembre scorso, aveva stoppato l’accordo di cessione (sottoscritto a febbraio), da parte di Erg a Enel della Centrale cogenerativa (Ccgt) di Priolo Gargallo. Una nota del Gruppo genovese, guidato dalle famiglie Garrone e Mondini, spiegava che, “con riferimento all’operazione di cessione a Enel Produzione, della partecipazione detenuta da Erg Power Generation in Erg Power, proprietaria della Centrale Ccgt, subordinata – tra le altre cose – all’approvazione dell’operazione da parte delle competenti Autorità Antitrust”, l’Agcm, con provvedimento del 23 settembre 2022, “non aveva autorizzato l’operazione”.
La mancata approvazione dell’operazione da parte dell’Antitrust, si legge ancora nella nota, “ha determinato la conseguente inefficacia degli accordi sottoscritti da Erg Power Generation ed Enel Produzione in relazione alla cessione della partecipazione in Erg Power, a causa del non verificarsi di una delle condizioni sospensive al closing”.
Erg aveva siglato un accordo di compravendita con Enel – al prezzo 188 milioni di euro – in base al quale il Gruppo guidato da Francesco Starace si sarebbe fatto carico anche dei 144 lavoratori dell’impianto siciliano. Lo scorso agosto, sempre a Enel, Erg ha venduto per un miliardo di euro i 19 impianti idroelettrici di Terni, acquistati da E. On nel 2015 per 950 milioni.
La Centrale di cogenerativa di Priolo è una centrale a gas con una potenza installata pari a 480 Mw e una produzione media annua di 2,4 TWh. Le famiglie Garrone e Mondini contavano di perfezionare l’uscita dal vecchio business energetico-petrolifero iniziata nel 2008, diventando un operatore totalmente green basato su solare ed eolico, nel sostenere il percorso di decarbonizzazione.
Ora i tempi di trasformazione e della decarbonizzazione si allungano, perché l’impianto è tornato in vendita e l’obiettivo è trovare un nuovo compratore entro fine anno.
Erg con una nota ha spiegato che “valuterà nei prossimi mesi il percorso alternativo più efficiente per perseguire l’obiettivo del piano industriale 2022-2026 di focalizzazione sul core business della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la cessione”.