Due giorni di convegno, conclusi sabato scorso, organizzati dal Parco Nazionale del Gargano, dal Dipartimento di Economia, Management e Territorio (DEMeT) dell’Università di Foggia e dalla Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR) quale evento di chiusura del corso di formazione in “Turismo Sostenibile in Area Marina Protetta – TuSAMP”.
Molti gli interventi significativi e ben coordinati dal Presidente dell’Ente parco, prof. Pasquale Pazienza, che – dinanzi a una platea composta anche da studenti universitari, rappresentativa di una nuova generazione chiamata a rendersi parte consapevole e attiva nei processi di transizione ecologica, energetica e digitale, oltre che promotrice di nuove forme di organizzazione del turismo compatibili con l’ambiente – ha voluto mettere a sistema i temi della tutela ambientale, dell’azione svolta dagli operatori economici territoriali e, più in generale, dell’impresa turistica, del ruolo dell’Ente parco (quale soggetto gestore dell’AMP), dell’università e della ricerca scientifica, dell’associazionismo ambientalista e, certamente non ultime in ordine di importanza, gli aspetti collegati alle attività svolte dalla Capitaneria di Porto, e alle opportunità rappresentate da alcune iniziative della Marina Militare.
Tanti i temi toccati nei due giorni di confronto e tanti i relatori che hanno reso prestigioso l’appuntamento. Si va dalla complessa questione della “capacità di carico territoriale e dell’esigenza di svolgere monitoraggi attenti e costanti per coglierne le dinamiche (impatti positivi e negativi) e individuare opportune soglie limite, prestando particolare attenzione all’over tourism, alle ideologie di una certa cultura ambientalista contraria all’affermazione di forme di sviluppo socio-economico dei territori” del Prof. Fabrizio Antolini Presidente SISTUR (Società Italiana di Scienze del Turismo) al tema del “positivo impatto socio-economico che si realizza nel territorio quando il moltiplicatore economico associato alla spesa turistica riverbera i suoi effetti sui processi produttivi di prossimità” molto ben esposto dal Prof. Nicola Boccella dell’Università La Sapienza di Roma.
Marino Masiero, Vice Presidente di Assonautica Italiana ed operatore della portualità turistica, dopo aver portato ai convenuti i saluti del Presidente Nazionale Giovanni Acampora ha posto l’accento sull’importanza della formazione degli accompagnatori ambientali dell’AMP: “chi visita un ambiente marino da turista inteso come un “soggetto portatore di valore economico aggiunto – ha la possibilità di apprezzare a pieno quello che vede, solo se subisce il fascino della scoperta. Poter contare su guide professionali in grado di far sorprendere l’ospite con il cosiddetto “effetto wow” quale risultato della facilitazione alla lettura degli elementi di alto valore naturalistico di un sito di importanza nazionale, è la migliore delle pubblicità del turismo costiero che produce moltiplicazione dell’interesse da parte del pubblico.
“La ricerca scientifica applicata alle Aree Marine Protette rappresenta un’imperdibile opportunità di formazione della coscienza ambientale della collettività. Il presupposto cardine per la conservazione della biodiversità delle Aree Marine Protette è la condivisione dei risultati della ricerca da parte di chi ci vive. Gli abitanti e gli operatori economici sono i principali attori della conservazione, soprattutto quando gli enti gestori avviano percorsi formativi come quello dell’Ente Parco Nazionale del Gargano che va a concludersi”.
Il Tenente di Vascello del Genio della Marina Militare Claudio Berardi, tra le altre cose, ha presentato il “Progetto Fari” della Marina Militare e le attività in corso da parte di Difesa Servizi per la valorizzazione del patrimonio disponibile del Demanio Militare, spesso caratterizzato anche da rilevanti contenuti culturali, in chiave di sostentamento allo sviluppo turistico delle località costiere minori italiane.
Il Direttore dell’Istituto per la Ricerca sul Mediterraneo del CNR di Napoli Prof. Salvatore Capasso, dopo avere presentato i dati statistici del settore, mostrando il balzo all’indietro che il Covid ha determinato sulle sue dinamiche, ha evidenziato i segni di ripresa registrati nella fase post del Covid e ha posto l’attenzione sull’importanza di affermare un adeguato monitoraggio del fenomeno turistico per assicurare la sua sostenibilità e per renderlo sempre più a maggior valore aggiunto anche attraverso l’uso di tecnologie innovative.
Molto seguita, in special modo dagli operatori economici tremiti presenti al convegno, la presentazione del Regolamento di Attuazione dell’AMP di Tremiti fatta dalla dott.sa Monica Contegiacomo dell’Ente Parco, che introduce, oltre alle misure di tutela delle zone di classificazione dell’AMP, anche una serie di strumenti regolamentari che mitigheranno in fase di avvio l’applicazione del regolamento sulle attività del turismo e della pesca condotte dagli operatori dell’arcipelago.
Antonio Cilento, Comandante del Compartimento Marittimo – Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, intervenuto in sostituzione del Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, Ammiraglio Vincenzo Leone impegnato in altre attività istituzionali, ha relazionato sui delicati compiti della Guardia Costiera nell’ambito delle Aree Marine Protette con particolare riferimento alle attività di informazione e formazione della coscienza collettiva sulla salvaguardia del mare delle giovani generazioni. Un importante appuntamento sarà la giornata nazionale del mare il prossimo 11 aprile dove Parco, Guardia Costiera, enti pubblici e comunità costiere saranno chiamati a condividere i valori e i processi di salvaguardia preventiva dell’integrità dell’ambiente marino.
Matteo Iacovelli, Presidente provinciale di MareVivo, ha esposto le attività dell’Associazione Nazionale con particolare accenno alle campagne di raccolta della plastica in mare, alla contaminazione della catena alimentare umana causata dalle microplastiche e all’importanza della sensibilizzazione delle generazioni future sul tema. Molto interessanti le riflessioni sulla necessità di unire gli sforzi di tutte le associazioni di volontariato ambientale verso strumenti legislativi ed operativi che dovranno prevenire dal nuovo Governo, stante la prima costituzione del Ministero del Mare, pur senza portafoglio. Un primo passo che può incidere molto sul percorso di salvaguardia del mare dall’inquinamento di chi lo pratica, attraverso un immediato coordinamento oramai improrogabile.
Alessandro Giannì, Direttore delle “Campagne di Greenpeace Italia”, ha illustrato il monitoraggio delle temperature dei mari italiani nell’ambito del progetto “Mare caldo” con un approfondito intervento sugli effetti devastanti del surriscaldamento dei nostri mari e degli oceani. Un sonoro segnale di allarme del quale tutti noi dobbiamo fare monito durante lo svolgimento delle nostre azioni quotidiane. Salvare il pianeta attivando politiche di riduzione delle emissioni in atmosfera ed in mare dei residui inquinanti delle attività umane rappresenta l’unica via da seguire per tutelare la natura e le generazioni future.
Ottimi gli interventi di apertura e di chiusura dei due giorni di convegno da parte del Presidente del Parco nazionale del Gargano, Prof. Pasquale Pazienza. In quello conclusivo, in particolare, nel fare la sintesi degli interventi svolti, ha indicato la direzione operativa che l’Ente parco intende percorrere nei prossimi anni. Le risorse naturali dell’Area Marina Protetta devono essere messe a sistema per raggiungere i migliori obiettivi possibili di salvaguardia e di accessibilità, anche con progetti di Citizen Science compatibili con il piano di conservazione ambientale che troverà piena attuazione con l’entrata in vigore del Regolamento di Attuazione, attualmente in esame presso il Ministero.
Alla fine del convegno si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi del “Corso di formazione in Turismo Sostenibile in Area Marina Protetta” ai 40 studenti del corso.
Il convegno è stato moderato e coordinato dal giornalista Saverio Serlenga.