L’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie racchiude il cuore della biodiversità del Mare Mediterraneo. Tra Lampedusa, Linosa e l’isolotto di Lampione è infatti possibile imbattersi in una varietà marina elevatissima, sia di fauna sia di flora. La bella notizia è che solo indossando maschera, boccaglio e pinne si può godere di una gran parte di queste meraviglie marine.
È importante però che fare snorkeling non diventi un’attività dannosa per pesci, alghe, spugne e che chi si addentra sott’acqua rispetti precise regole per proteggere la biodiversità. Per questo motivo Friend of the Sea®, standard globale per prodotti e servizi che rispettano e tutelano l’oceano, ha creato una certificazione specifica per gli operatori turistici che offrono attività di snorkeling dando indicazioni chiare su come essere responsabili e svolgere le escursioni in modo sostenibile.
L’AMP delle Isole Pelagie ha recentemente ricevuto la certificazione “Sustainable Snorkeling” da Friend of the Sea®. Ciò significa che le attività organizzate dall’Area Protetta rispettano i criteri previsti da Friend of the Sea® per ottenere il riconoscimento, come il divieto per i turisti di toccare o dare da mangiare agli organismi marini e per gli operatori l’obbligo di partecipare a corsi di formazione e aggiornamento.
L’AMP delle Isole Pelagie porta avanti l’attività di snorkeling dal 2019, nell’ambito del programma “Tartaworld”, parte del progetto Tartalife. Antonella Di Gangi guida i turisti per le acque di Lampedusa, mentre Irene Cambera per quelle di Linosa. Lo staff è poi composto da Elena Principato, coordinatrice scientifica dell’AMP e da Giovanni Raptis, uno degli esperti operatori che conducono i gommoni. L’attività viene svolta una volta a settimana, condizioni meteo permettendo, dura circa un’ora ed è gratuita.
In base ai criteri previsti da Friend of the Sea®, i gruppi di snorkeling sono composti da massimo 8 partecipanti al tour più una guida professionista. Prima di partire, gli operatori di Lampedusa e Linosa forniranno informazioni accurate sulle questioni ambientali relative all’habitat marino e su come ognuno può contribuire a ridurre il proprio impatto. Spiegheranno che c’è una distanza minima da non superare quando si avvista una specie, nel caso delle tartarughe marine, ad esempio, questa distanza è di due metri. E che è proibito spostare qualsiasi organismo marino o raccogliere conchiglie o coralli da tenere come souvenir.
Regole specifiche sono poi previste per i rifiuti: è vietato l’uso di plastica monouso a bordo e l’invito per i turisti è di raccogliere qualsiasi tipo di rifiuto trovato durante lo snorkeling e riportarlo a bordo della barca. Sarà poi la compagnia ad occuparsi di smaltire correttamente la spazzatura.
Semplicemente nuotando sott’acqua, con maschera e pinne, ci si troverà faccia a faccia con pesci pappagallo, varie specie di tordi, giovani cernie brune, pesci coniglio, diversi tipi di spugne, madrepore arancioni e stelle marine.
“L’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie è da tempo custode della biodiversità di quest’area del Mediterraneo, garantendone la tutela e la conservazione. Con la certificazione Snorkeling Sostenibile di Friend of the Sea®, l’AMP si impegna ulteriormente a supportare lo sviluppo di buone prassi volte al turismo sostenibile e all’educazione ambientale”, ha dichiarato Paolo Bray, Fondatore e Direttore di Friend of the Sea®.