SIMONE FERRARESE (CV BARI) SI LAUREA CAMPIONE DEL MONDO NEL GRUPPO C.
NICOLAOS MASCOLI QUARTO CON “BEWILD” NEL GRUPPO B.
“LUDUAN RELOADED” DI GIOVANNI SYLOS LABINI, UNICA BARCA DEL CV BARI, QUARTA TRA I CORINTHIAN NEL GRUPPO A.
Si sono concluse oggi pomeriggio a Porto Cervo, in Sardegna, le regate del Campionato Mondiale Orc organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda. Simone Ferrarese del Circolo della Vela Bari alla tattica dell’Italia Yachts “Sugar3” di Ott Kikkas (Parnu Yachtclub) si è laureato Campione del Mondo nel gruppo C con una prova di anticipo rispetto alla conclusione del campionato. E ancora Nicolaos Mascoli a bordo di “Bewild” di Renzo Grottesi (CV Portocivitanova) nel Gruppo B, che ha sfiorato il podio fermandosi in quarta posizione.
E poi c’è il risultato dell’unica imbarcazione iscritta battente bandiera biancorossa del CV Bari. Parliamo di “Luduan Reloaded” di Giovanni Sylos Labini (CV Bari) inserita nel gruppo A. Dopo sei prove con uno scarto il Grand Soleil 46 BC ha chiuso la sua corsa al 12° posto tra le venti barche della sua categoria, risultando alla fine quarta tra i Corinthian, ovvero tra gli equipaggi composti da armatori e velisti non professionisti. In equipaggio con l’armatore c’erano anche Claudio Arborea (CV Bari) alla tattica, e poi Marco Maladri, Matteo Teglia, Vincenzo Barbieri, Sergio Samarelli, Vincenzo Ranieri, Alessandro Cortese, Leonardo Servi, Diego Battisti, Francesco Izzo e Simone Maria Gabriele.
«Abbiamo fatto un ottimo risultato nella regata lunga che, anche grazie alle tecnologie elettroniche satellitari che ci fornisce Planetek, si conferma il nostro punto forte» commenta Giovanni Sylos Labini, amareggiato per non aver potuto correre la seconda delle “lunghe” previste nel mondiale. «Purtroppo nelle regate tra le boe – prosegue – il vento troppo forte o troppo debole non ci ha consentito di esprimerci al massimo delle nostre possibilità. Anche il livello tra i Corinthian era davvero molto alto e Overall una delle corinthian seconda o terza. Ora pensiamo già al prossimo appuntamento che stiamo decidendo.
Foto: Studio Borlenghi