Bari. A circa venti miglia dalle coste pugliesi, nelle acque di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Trani e Molfetta, sorgerebbe un parco eolico di 1.120 MW per attivare un elettrolizzatore da 600 MW, a membrana polimerica per produrre idrogeno verde; l’impianto sarà composto di 80 turbine da 14 MW ciascuna e lavorerà per 3 mila ore equivalenti l’anno per produrre 3,35 TWh di energia.
Questo è il progetto che una società barese, l’Hope srl, spera di poter realizzare al largo delle coste pugliesi. L’Hope srl (Hydrogen for People) è una start up pugliese nata ad opera di tre ‘family office’, la Nelke Srl, Gardill Srl e Basomaso Srl. Le prime due società, a loro volta, fanno riferimento alla famiglia Garofano, impegnata nel settore della chimica e della produzione di energia da fonti rinnovabili; mentre la Basomaso fa riferimento all’imprenditore Silvio Maselli, co-founder e ceo di Fidelio e al produttore cinematografico Daniele Basilio, impegnati nel mondo della produzione culturale e della comunicazione.
La notizia è dell’altro giorno, con la richiesta di concessione demaniale marittima presentata alla Capitaneria di Porto di Bari (art. 36 Cod. Nav.) e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Infatti, la richiesta avanzata avrebbe la durata di 30 anni ‘per l’occupazione degli specchi acquei e zone del demanio marittimo interessati dalla realizzazione dell’impianto’. La richiesta potrà essere visionata dai cittadini e chiunque voglia formalizzare osservazioni al progetto potrà farlo entro il termine di 20 giorni. (Comunità locali e associazioni ambientaliste permettendo; Legambiente è quasi favorevole).
Nel documento, pubblicato in Gazzetta europea, la società Hope parla di uno specchio acqueo oltre il limite delle acque territoriali di 3.881.300 mq.; di uno specchio acqueo di144.844 mq. e di una zona demaniale marittima a terra di 105 mq. L’obiettivo è realizzare, ‘oltre le 12 miglia nautiche dalla costa’, un parco eolico offshore installando 80 turbine galleggianti (da 14 MW ognuna) ‘per la potenza complessiva di 1.120 MW’; mentre l’impianto di una centrale di produzione di idrogeno verde, facente parte dello stesso progetto, ha la capacità di 600 MW.
Un progetto ambizioso, in cui le 80 turbine galleggianti saranno realizzate su torri tubolari in acciaio; due le stazioni elettriche, composte da apparecchiature che permetteranno di raccogliere l’energia prodotta dalle turbine; l’impianto eolico sarà collegato all’impianto per la produzione di idrogeno da 600 megawatt e due invece gli elettrodotti di connessione.
Il settore eolico offshore, in Puglia è in forte sviluppo con la presenza di progetti che stanno interessando tutti i fronti marittimi costieri della regione.
Abele Carruezzo